Biometano, il nuovo decreto atteso per l'estate

Dopo la chiusura delle consultazioni pubbliche, il nuovo decreto interministeriale sul biometano prende sempre più forma

Rassicurazioni, con un'ipotesi di approvazione entro l'estate, sono giunte dal ministero dello Sviluppo economico in occasione di Biogas Italy, l'evento annuale del Cib, Consorzio Italiano Biogas, nel corso del quale, a Roma, si sono svolti gli stati generali del biogas e del biometano.

"L'Italia - ha detto Giovanni Perrella, del ministero dello Sviluppo Economico - è stata una dei primi paesi in Europa a credere nei biocarburanti avanzati, quelli non in competizione con il food, come dimostra la posizione assunta nel corso della definizione della direttiva Iluc. Il nuovo decreto in preparazione prevede un sostegno ai biocarburanti avanzati che pone il biometano in prima linea. Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi, sufficiente a raggiungere il target di consumo al 2020 del 10% sul totale dei carburanti. Secondo le stime rilasciate oggi a Biogas Italy, le potenzialità del biometano saranno maggiori, ma siamo disponibili a rivedere i limiti dovesse esserci uno sviluppo più consistente".

Rassicurazioni giungono anche dall'Europa. "Il nuovo pacchetto UE sull'energia - ha detto Giulio Volpi, dirigente della Direzione energia della Commissione Europea -contiene 8 proposte legislative di riforma del quadro normativo europeo in materia di energia, con il triplice obiettivo di rendere l'efficienza energetica prioritaria nelle politiche energetiche, sostenere la leadership europea in materia di fonti rinnovabili e permettere ai consumatori di giocare un ruolo attivo nella transizione energetica. In questo quadro, il biogas e il biometano fatto bene possono contribuire al miglioramento della sicurezza energetica dell'Italia e dell'Europa, allo sviluppo rurale e all'innovazione tecnologica nonché alla decarbonizzazione".

"Le aziende sono pronte - ha ricordato Piero Gattoni, presidente del Cib - e negli ultimi hanno mobilitato investimenti per 4 miliardi di euro creando oltre 1200 impianti a biogas e 12 mila occupati stabili. Il lavoro fatto sino a oggi rappresenta un grande vantaggio sul fronte dei nuovi investimenti sul biometano. Ci auguriamo che il processo normativo si concluda al più presto per dare concretezza a una potenzialità che nel prossimo futuro può rappresentare fino al 15% del fabbisogno nazionale di gas naturale"