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Sistemi costruttivi in legno a secco, bio e sicuri

Ecosostenibilità, inerzia termica, sicurezza antisismica: i pregi dei sistemi a secco in evidenza attraverso alcuni esempi: BIO XLAM, MHM e NUR-HOLZ

Parlare di edilizia in legno è come raccontare le origini stesse dell’uomo. Costruzioni che vedevano l’impiego di questo materiale affondano le loro radici in epoche antichissime. Tutto questo tempo non ha scalfito l’attenzione verso una materia prima naturale per eccellenza. Oggi l’edilizia in legno registra una crescita costante e in controtendenza rispetto all’industria delle costruzioni. Sei costruzioni su cento sono in legno in Italia, che si piazza al quarto posto in Europa per la produzione di edifici prefabbricati in legno. Di questi il 90% sono edifici residenziali. Tutti i dati provengono dal Centro Studi Federlegno Arredo, che non manca di offrire dati riguardanti le tecniche costruttive più diffuse: il 55% è a telaio, seguito dall’XLAM (38%) e, in misura più ridotta, MHM e Blockhaus (entrambi al 3%).

Scopriamo meglio alcuni di questi sistemi partendo da alcuni esempi a secco, ossia senza l’impiego di colle, con un'attenzione particolare alla ecosostenibilità.

Bio-XLAM

Diffusi sul mercato dagli anni Novanta, i pannelli in XLAM sono nati dall’esperienza pluridecennale di aziende come Ligna Construct, fondata nel 1894, che propone Bio-XLAM, una parete in legno a secco, senza colle e con legno proveniente da boschi certificati Pefc. La parete portante è composta di strati ortogonali di tavole di abete assemblati con graffe in acciaio carbonizzato zincato. Realizzata con macchine a controllo numerico, mostra ottimi risultati nel comportamento antisismico. Come spiega Gerard Laimer, titolare ligna Construct «il non incollaggio rende la struttura meno rigida mentre l’incollato va compensato in fase di preparazione dei setti e questo, anche dal punto di vista antisismico, per il sistema a secco è un relativo vantaggio. Anche nel caso dell’umidità questo è un indubbio pregio perché può assestarsi, avendo sfogo nei giunti e contando sull’elemento metallico che si fa carico delle tensioni». L’adozione del legno massiccio consegue contare su una grande inerzia termica, utilissima anche per i climi estivi.

Laimer segnala che il percorso che li ha portati al Bio-XLAM è passato attraverso dall’esperienza prima del blockhaus e poi dell’MHM. A differenza di quest’ultimo, nel caso specifico vengono utilizzate graffe in acciaio anziché chiodi in alluminio. La struttura tipica è la parete in legno massiccio (da 8 cm a 20 cm) corredata con isolamento a cappotto con pannelli in fibra di legno e rivestimento interno con pannelli in gesso-fibra, oltre all’intonaco esterno.

MHM – F.B.E. Woodliving

Veniamo così all’MHM (acronimo di Massiv Holz Mauer, “muro di legno massiccio”), composto da strati di tavole d’abete collegate tra loro a strati incrociati, che si avvale di chiodi di alluminio. La parete esterna si compone di 13 strati (quella interna di 6) che si completa con telo traspirante, fibra di legno, malta, rete e intonaco esterno ai silicati.

Tutto parte dalla tavola, senza difetti: passa in una macchina per la fresatura e l’intercapedine; il pannello viene poi rifilato.

Anche in questo caso si evidenziano eccellenti caratteristiche di isolamento termoacustico. Grazie alla struttura a strati incrociati di tavole essicate propria delle tavole in legno massiccio, la parete non è sottoposta a nessun cedimento né ritiro, mantenendo così la forma nel tempo. Come mostra l'esempio di F.B.E. Woodliving, il legno utilizzato è certificato Pefc.

Rombach NUR-HOLZ

Alternativo ai due è il sistema costruttivo Rombach NUR-HOLZ anch’esso composto da legno massiccio – certificato Pefc – e privo di colle. La differenza rispetto ai precedenti è rappresentata dall’elemento di connessione, costituito da barre filettate in legno di faggio: sì, proprio così, viti in legno che penetrano nelle strutture e si uniscono con gli elementi circostanti, unendoli.

Pareti, tetti e solai sono costituiti da pannelli i cui montanti verticali, orizzontali e diagonali sono posati in modo continuo e senza intercapedini.

Il sistema ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il BREEAM, l’autorevole sistema di valutazione ambientale per gli edifici, ottenuto nel 2016 nei Paesi Bassi per un palazzo costruito con questo sistema, ottenendo il punteggio (99,94 punti su 100) più alto mai assegnato dalla società di classificazione.

Anche in questo caso si evidenziano elevate performance in zone sismiche oltre ad alti valori di isolamento acustico. L’importatore italiano è Casa Salute.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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