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L'Africa punta sulle rinnovabili

Nel continente africano le rinnovabili saranno il denominatore dello sviluppo e dell'elettrificazione. È un'opportunità che l'Italia può cogliere

L'Africa punta sull'energia rinnovabile. A essere molto richieste nel continente sono le "mini-grid", piccole reti alimentate a energia rinnovabile, per l'elettrificazione rurale. Ma ad essere forte è anche la domanda per soluzioni di "business continuity" del servizio energetico per far fronte alle interruzioni del flusso, e di sistemi innovativi di distribuzione di energia. Da qui nascono crescenti occasioni per le aziende italiane, grazie a programmi europei come l' "Africa-EU Renewable energy cooperation programme" (Recp), piani di incentivi predisposti dai governi africani per lo sviluppo energetico, fonti di finanziamento combinate e un settore privato che dalle due sponde del Mar Mediterraneo può incontrarsi e dialogare su progetti concreti di mutuo vantaggio.

Alexander Hüppertz, project manager del programma europeo Recp spiega che sono 42 i progetti oggi condotti in 19 Paesi africani tramite il programma Ue, e sono legati alla produzione di energia solare/fotovoltaica, idroelettrica, da biogas e dalla combustione di residui agricoli. «Oggi in Nigeria il 96% dell'energia consumata dalle imprese locali è autoprodotta - sottolinea Hüppertz -. Un dato impressionante che si collega al quadro regolatorio offerto dalla legge nazionale del 2008. Oggi il settore captive power è quindi ad alto potenziale nel Paese africano in quanto gli  imprenditori nigeriani chiedono di creare impianti energetici privati per la propria attivitá aziendale».

Oltre alla Nigeria, il programma europeo considera prioritarie nazioni quali il Ruanda, l'Uganda, il Senegal, Zambia e Mozambico. In questi Stati è alta la domanda di soluzioni off-grid, tecnicamente fuori rete, ossia sistemi energetici scollegati dalla rete nazionale, che, per esempio in Zambia, è del tutto inesistente nel 95% delle aree rurali.  Opportunitá per le aziende italiane si configurando in particolare per le mini-grid che permettono sia di soddisfare i bisogni abitativi (i pannelli fotovoltaici possono essere applicati anche in villaggi remoti) sia le grandi esigenze elettriche o termiche, come quelle del comparto industriale.

«L'enorme richiesta di energia che il continente nero continua ad avere in termini di necessitá  per i consumi domestici di interi villaggi, oggi non raggiunti dall'elettricitá, e per sviluppare settori come agricoltura, industria e pastorizia. - dice Raffaello Benetti, responsabile del network di sviluppo globale  di Promos/Camera di Commercio - Il settore delle energie rinnovabili  è considerato prioritario dai governi africani che hanno messo in campo programmi per attrarre know how e investimenti privati. Oltre a ciò le rinnovabili spesso sono collegate ad attivitá quali il riciclo dei rifiuti e ai processi dell'economia circolare, che quindi rappresentano un ulteriore business che si intreccia a quello dell'energia "verde».

E su queste tematiche si stanno muovendo anche le istituzioni. L'11 maggio 2018, a Roma - Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha ospitato un seminario di alta formazione sul ruolo delle energie rinnovabili nelle economie emergenti organizzato da RES4MED&Africa, rivolto ad un selezionato gruppo di funzionari del Ministero con lo scopo di offrire una panoramica sulla crescente rilevanza delle fonti rinnovabili nella diplomazia economica italiana da parte di alcuni importanti operatori di mercato.

Le fonti energetiche rinnovabili sono e riconosciute come strumento chiave per lo sviluppo sostenibile di mercati e politiche in paesi emergenti, in particolare nell’area del Mediterraneo meridionale e dell’Africa Sub-Sahariana. «Le energie rinnovabili sono parte qualificante della nostra politica energetica e, pertanto, anche dell’azione internazionale dell’Italia sul piano bilaterale, nei principali fori multilaterali e a sostegno dell’eccellenza delle nostre imprese. La Farnesina investe quindi molto nel fornire ai propri diplomatici strumenti aggiornati per affrontare le sfide di un settore cardine e in continua evoluzione», ha affermato durante il seminario Massimo Gaiani, Direttore Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali (DGMO).

Per rendere efficace lo sviluppo massivo di rinnovabili, la cooperazione tra settore pubblico e privato è emersa come elemento di fondamentale importanza. «Un futuro luminoso e il raggiungimento dell'accesso universale all'elettricità in Africa passa attraverso la promozione di programmi regionali supportati da istituzioni internazionali. È proprio questo lo scopo di RES4MED&Africa: una piattaforma che conta tra i suoi soci eccellenze di tutta la filiera italiana e internazionale del settore e che dà opportunità di dialogo per promuovere il partenariato pubblico-privato» ha concluso Antonio Cammisecra, Amministratore Delegato di Enel Green Power e Presidente di RES4MED&Africa. Nel corso dell’evento, alcuni dei principali operatori italiani, membri di RES4MED&Africa, tra cui Terna, Italgen e Gruppo Maccaferri, hanno portato la loro esperienza diretta e il loro punto di vista sulle tematiche riguardanti le principali tecnologie a livello di potenziale, costi, nuovi modelli di business e ricadute economico-sociali derivanti dallo sviluppo massivo delle energie rinnovabili.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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