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A Klimahousecamp tutte le tendenze dell’edilizia efficiente

L’evento milanese sull’efficienza energetica e la tecnologia green è stato l’occasione per evidenziare i trend del settore e le novità del prossimo Klimahouse

La seconda edizione del Klimahousecamp, evento andato in scena oggi a Milano, ha voluto focalizzare alcuni concetti che ormai fanno parte integrante di Klimahouse e che passano attraverso l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica. Ed è proprio l’efficienza il concetto chiave ripreso spesso dai vari relatori, ricordando per esempio i 28 miliardi stanziati sotto forma di incentivi per opere di riqualificazione energeticaristrutturazioni. È stato anche ricordato il valore rappresentato dal retrofit per l’edilizia, grazie al quale un settore in crisi qual è quello italiano (che, invece, va bene all’estero) si è riuscito a riprendere parzialmente. C’è poi da considerare che, una volta riqualificata, una casa aumenta del 29% il suo valore.

Spesso si associa l’efficienza ai risultati. Per riuscire a coglierli sono sempre più importanti le soluzioni tecnologiche in grado di provvedere alla migliore gestione dell’energia, a tutto vantaggio dell’economia e dell’ambiente. Tra queste, il ruolo emergente dell’Internet of Things è in progressiva crescita: stando ai dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano il 28% della spesa in soluzioni di domotica del 2016 ha riguardato interventi di carattere energetico.

Tredici anni fa partiva la prima edizione di Klimaouse, ricorda Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano, sottolineando che la vocazione dell’ente organizzatore è sempre quella di «ascoltare gli addetti ai lavori per poi prendere le decisioni più opportune» per fare di questa rassegna, la prima (e per certi aspetti) unica in Italia dedicata ai temi del risanamento edilizio e dell’efficienza energetica, sempre capace di attrarre interesse. L'efficienza, abbiamo detto, è un tema quanto mai forte se nel 2016, il 79% del valore della produzione edile (110 miliardi di euro sui 139 totali) è consistita in ristrutturazioni: 36,2 miliardi per la manutenzione ordinaria e 74,3 miliardi per quella straordinaria.

Ma Klimaouse non è solo una fiera, ma un’idea che ha nella qualità del costruito o del ristrutturato un punto di riferimento, nel rispetto di standard e di protocolli. A questo proposito vale ricordare l’operato dell’Agenzia CasaClima, che nell’occasione del Camp, attraverso il suo direttore Ulrich Santa, ha sottolineato che la nascita dell’agenzia «è legata all'emanazione della prima direttiva europea sul contenimento energetico nel settore edile. Fin dall’inizio un valore che si è voluto esprimere è stato quello di coinvolgere tutti gli attori in questo processo». Non è solo un’idea di risparmio energetico quello che emerge, ma è un complesso di azioni volte anche a migliorare il comfort e il benessere abitativo.

Il ruolo della ricerca nel rendere smart gli edifici

Col tempo l’attenzione alla persona che abita il contesto domestico e all’ambiente si è evoluta e arricchita, passando da un concetto di green building a uno di smart building. E in questo processo evolutivo un ruolo importante ce l’ha il mondo della ricerca, del quale il Politecnico di Milano è uno degli attori più significativi. A ricordarlo è stato Niccolò Aste, docente del Dipartimento di Architecture, Built Environment and Construction Engineering dell’ateneo milanese: «Oggi la realtà dell’architettura sta diventando sempre più complessa e occorre considerare che accanto ad essa c’è una componente tecnologica altrettanto complessa. Lo smart building va visto come una  necessaria evoluzione, non una moda, ma come un concetto che ha una sua identità e complessità. Esso ha una propria intelligenza, non vive al posto dell’utente ma in collaborazione, svolgendo alcune funzioni al suo posto e nel suo interesse, avendo la capacità di interagire. Il passo successivo di questo processo evolutivo dell’edificio sarà il passivo/interattivo, in grado di rapportarsi con l’ambiente, con l’utente, ma anche con la rete elettrica, gestendo il consumo energetico in maniera intelligente e integrata».

Il valore e il senso della presenza del professore del Politecnico milanese, esponente del campo della ricerca e dell'università l'ha voluto sottolineare Thomas Mur, ricordando le tre C che caratterizzano il senso di Klimahouse, ovvero Contents, Commerce, Community ne ha aggiunta anche un’altra, ovvero la comunicazione. Ed essa passa anche attraverso occasioni che permettono di comunicare, parlare, esprimere opinioni su un tema macanche su una azienda: in quest’ultimo caso l’occasione più significativa è costituita dai Klimahouse Trend. Un premio ormai consolidato che ha quest’anno una novità: la collaborazione proprio con il Politecnico di Milano, «un partner preparato e adatto», ha sottolineato, per giudicare e assegnare il riconoscimento alle novità emerse in fiera da parte delle espositrici.

Mobilità, innovazione, startup: tutte le novità

E torniamo all'efficienza. Che non è solo una prerogativa legata all'edificio ma è molto più estesa. Per arrivare a città davvero efficienti, anche la progettazione urbana deve fare un passo in avanti: dallo smart building alle smart city arrivando alla smart mobility.

Proprio la mobilità sostenibile sarà uno dei temi caldi della prossima edizione di Klimahouse 2018 con un nuovo congresso dedicato alle visioni future. Spazio, quindi a Klimamobility che quest’anno sarà allestito presso il nuovissimo parco tecnologico dell’Alto Adige NOI – Nature Of Innovation.

Smart city, smart mobility, smart grid… l’intelligenza e l’innovazione non possono certo prescindere dal ruolo della ricerca, come abbiamo detto, ma anche degli innovatori per eccellenza e per dna, ovvero le startup: Klimahouse, attraverso le parole di Mur, ha confermato l'impegno di costituirsi quale piattaforma per l'accelerazione del business per le startup e la seconda edizione del Klimahouse Innovation Day. Un’edizione che  - altra novità emersa al Klimahousecamp - si aprirà anche alle realtà internazionali.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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