Cni, ecco il bando per l'accreditamento Eur-Ace dei corsi di laurea in ingegneria

L’iniziativa nasce dall’intenzione del CNI di far sì che i corsi abbiano obiettivi coerenti con i fabbisogni formativi del mondo della professione

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha pubblicato il bando per il co-finanziamento dell’accreditamento EUR-ACE dei corsi di studio in Ingegneria erogati dalle Università italiane. L’iniziativa nasce dall’intenzione del CNI di far sì che i corsi abbiano obiettivi coerenti con i fabbisogni formativi del mondo della professione, condivisi a livello internazionale, ed in grado di assicurare un’elevata qualità.

Lo strumento più idoneo al raggiungimento di questo obiettivo è stato individuato nel marchio EUR-ACE, rilasciato nel contesto dell’European Network for Accreditation of Engineering Education (ENAEE).

“Questo bando – dice Armando Zambrano, Presidente del CNI – intende promuovere l’accreditamento EUR-ACE dei corsi di studio in Ingegneria attraverso il cofinanziamento dei costi di accreditamento. L’iniziativa ha lo scopo di avviare un percorso di rinnovamento e di utilizzo più concreto della formazione dei professionisti, avendo come fine ultimo il miglioramento delle competenze specifiche degli ingegneri”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’iniziativa del CNI – afferma armando zambrano

-. Ci auguriamo che possa dare un forte impulso all’accreditamento europeo dei corsi di studio di ingegneria italiani, secondo il modello EUR-ACE, alla cui definizione proprio l’Italia ha dato un contributo determinante. Ciò consentirà al nostro paese di recuperare il gap nei confronti dei paesi europei più progrediti (Germania, Regno Unito e Francia), dove l’accreditamento è una realtà da molti anni. Mi auguro che anche le Facoltà e le Scuole di Ingegneria più piccole, che hanno problemi nel reperire i fondi necessari, sappiano cogliere la favorevole opportunità per accedere all’accreditamento, ormai indispensabile per il riconoscimento dei titoli a livello internazionale e garanzia, quindi, per la mobilità degli ingegneri”.