La Provincia di Rimini punta sull’eolico offshore

L’eolico offshore è una delle fonti rinnovabili più promettenti a livello europeo: l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha calcolato che sarebbe economicamente fattibile soddisfare nel 2020 circa il 60-70% della domanda totale di elettricità europea con questa tecnologia. Nel Nord Europa, infatti, sono in cantiere progetti per decine di GW, destinati a rivoluzionare il mix energetico di questi Paesi.

Del tutto diversa è, invece, la situazione in Italia, dove ancora nessun impianto offshore è riuscito a vedere la luce; anzi, non appena si affaccia la possibilità di un progetto in qualche punto della Penisola, solitamente i politici locali fanno a gara nel manifestare la loro netta opposizione. In Italia, infatti, l’eolico marino è finito nel mirino degli ambientalisti per il possibile impatto sul paesaggio (in realtà inferiore a quello degli impianti a terra) e le presunte ripercussioni sull’ecosistema marino.

Nel nostro Paese, però, c’è un ente amministrativo, la Provincia di Rimini, che sta apertamente valutando le opportunità offerte da questa tecnologia. Una possibilità che potrebbe risultare particolarmente interessante per il riminese, dati gli alti consumi di energia del territorio, determinati dalla grande concentrazione di strutture alberghiere e dalla forte impronta del settore terziario.

Per circa due anni è stata così misurata la potenza e le caratteristiche del vento lungo la fascia di mare dell’Adriatico, posizionando un anemometro in una piattaforma Eni, l’Azalea. Secondo un primo report dell’Università di Bologna, i dati rilevati indicano che la riviera romagnola potrebbe ospitare impianti che garantirebbero circa il 12% del fabbisogno dell’intera provincia. La Provincia installerà prossimamente, sempre sulla stessa piattaforma e in accordo con Eni, un altro anemometro ancora più efficiente, i cui dati saranno poi certificati.

La Provincia è anche partner di un progetto europeo chiamato 4Power, approvato e finanziato nell’ambito della azioni dell’iniziativa Interreg IV C dell’Unione Europea, che prevede l’analisi delle migliori pratiche relative allo sviluppo dell’eolico offshore. Saranno inoltre studiati i modelli legislativi e le norme degli incentivi che finanziano, in diversi modi, la crescita delle rinnovabili.