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La mega industria di batterie Tesla si farà

Mobilità sostenibile

La mega industria di batterie Tesla si farà

Lo Stato del Nevada ha concesso generosi incentivi per ospitare lo stabilimento Tesla nel suo territorio. Obiettivo: ridurre i prezzi delle vetture elettriche

Scritto da il 18 settembre 2014 alle 8:30 | 0 commenti

La mega industria di batterie Tesla si farà

Ora è ufficiale. La colossale Gigafactory della casa automobilistica Tesla si farà. Il mega impianto per la produzione di batterie sarà realizzato per la precisione nello Stato del Nevada, nel  centro industriale di Tahoe-Reno, a est della città. Dopo l’annuncio della stessa Tesla, nei giorni scorsi è infatti arrivato il via libera delle autorità dello Stato Usa, che ha battuto la concorrenza della California grazie a un pacchetto di incentivi. In buona sostanza la casa americana beneficerà di 1,25 miliardi di dollari tra esenzioni fiscali e altri sussidi, tra cui uno sconto sull’elettricità di 8 milioni di dollari, senza considerare tutte le infrastrutture che lo Stato si è impegnato a realizzare.

Questo aiuto dovrebbe permettere a Tesla di coprire una fetta importante del suo investimento, valutato in oltre 5 miliardi di dollari. La speranza del governo del Nevada è che la mega fabbrica di batterie agli ioni di litio generi un adeguato ritorno economico: l’attesa è che la Gigafactory generi almeno 6.500 posti diretti (16 mila considerando l’indotto), di cui metà dovranno essere abitanti dello Stato. La stima, per i prossimi 20 anni, è di un giro d’affari di circa 100 miliardi di dollari.

Ma perché la Gigafactory è così importante? Come noto, il principale ostacolo alla diffusione delle vetture elettriche è rappresentato dai costi delle batterie, che fanno lievitare il prezzo delle vetture vendute ai consumatori finali. Dunque, nonostante gli sforzi delle compagnie, gli automobilisti tendono a preferire le più abbordabili vetture a metano, se proprio decidono di abbandonare quelle a combustibili fossili.  La scommessa di Tesla è che nel 2020, grazie agli enormi volumi ma non solo (batterie per 500.000 veicoli l’anno) riesca ad abbattere i costi di produzione delle batterie di almeno il 30%.

Sarebbe così possibile il lancio di  veicoli competitivi (una berlina con costi intorno ai 27.000 euro) con quelli a benzina e a gas naturale già nel 2017. Un importante aiuto tecnologico alla realizzazione delle batterie arriverà dal gigante giapponese Panasonic. L’impatto di questo progetto è tale che da tempo gli analisti immagino ripercussioni non solo per il mercato automobilistico, ma anche per il sistema elettrico complessivo: è facile pensare, infatti, che i progressi nelle batterie legate ai veicoli siano in buona parte espandibili ai sistemi di accumulo per il fotovoltaico e le altre energie intermittenti.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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