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La legalità nel mercato delle rinnovabili | Tekneco

Rimini Fiera 7-10 novembre

La legalità nel mercato delle rinnovabili

A Ecomondo un convegno organizzato dal progetto Score, che monitora le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo dell’energia ‘pulita’

Scritto da il 10 novembre 2012 alle 17:11 | 0 commenti

La legalità nel mercato delle rinnovabili

Allerta sulle infiltrazioni mafiose nel mercato delle rinnovabili. Il progetto Score (Stop crimes on renewables and environment), promosso dalla Fondazione culturale Responsabilità etica assieme ad altri soggetti, ha organizzato il convegno “Dall´Europa all´Italia, la crisi della legalità” all´interno di Ecomondo, l’evento dedicato al recupero e allo sviluppo sostenibile, che si è chiuso lo scorso 10 novembre a Rimini Fiera.

Al dibattito hanno partecipato Enrico Fontana (redattore dell’Osservatorio ecomafie di Legambiente), Andrea Galli (giornalista del Corriere della Sera, autore del libro “Cacciatore di mafiosi”), Laura Garavini (deputata al Parlamento italiano) e Paolo Acciai (segretario nazionale della Filca Cisl), coordinati da Mauro Meggiolaro, responsabile scientifico del progetto Score.

Fontana ha fatto il punto sullo sviluppo di attività criminose legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili, e in particolare all’eolico, dal 2005 (anno di entrata in vigore del primo conto energia) a oggi. “Già nel rapporto 2007 sulle ecomafie – ha riferito – segnalavamo l’intreccio fra energie pulite e affari sporchi, pur senza enfatizzarlo a fini strumentali, come altri hanno fatto. Del resto le aree più interessanti per l’eolico sono nel Mezzogiorno, e le linee guida per la produzione di energia da fonti rinnovabili sono state approvate solo nel 2010: cinque anni di Far West. Dal 2007 al 2011, sono state aperte 17 inchieste, con 126 ordinanze di custodia cautelare”. Il rappresentante di Legambiente ha sottolineato la necessità di “una maggiore tracciabilità delle risorse e di una più forte azione di contrasto al riciclaggio”.

Laura Garavini, deputato eletto nella circoscrizione estera e presidente dell’associazione “Mafia? Nein Danke!”, ha parlato di “leggi ancora lacunose, con poche forme di controllo”. Ha inoltre richiamato l’attenzione su una direttiva in corso di approvazione al Parlamento europeo, per armonizzare le leggi nazionali sul tema: “Si deve evitare che sia un’intesa al ribasso. Particolare attenzione va riservata al fenomeno delle imprese-prestanome, con base in paesi esteri, che spesso riescono ad accedere a finanziamenti europei”.

Tra i partner della Fondazione Responsabilità etica ci sono Arci Lombardia, l’associazione Saveria Antiochia Omicron, la Banca popolare Etica, CdIE, il Forest Stewardship Council, il dipartimento Tesaf dell’università di Padova e l’associazione Valore sociale. Il progetto Score è finanziato dal programma “Prevenzione e lotta alla criminalità” dell’Unione Europea.


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