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Accumulo, i vantaggi per l'utente finale

L'accumulo da fotovoltaico ha vantaggi già da ora per gli utenti finali, se ne parlerà il 3 marzo al ""Monetising Solar""
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Il mix tra l'abbassamento costante dei prezzi e le detrazioni fiscali in atto per il 2016 rende molto conveniente l'installazione di sistemi fotovoltaici dotati d'accumulo, ma le ragioni per una simile scelta non si fermano qui. Vediamo quali sono, in breve, i vantaggi per l'utenza finale. A parte i sistemi - d'ora in avanti useremo questa definizione per parlare di fotovoltaico con l'accumulo - destinati a utilizzi stand alone per i quali i vantaggi sono ovvi, ma non così limitati come si potrebbe pensare - le aziende agricole per esempio necessitano molto spesso d'elettricità in luoghi distanti dalla rete – possono beneficiarne anche le abitazioni dotate di regolare fornitura elettrica, facendo lavorare il sistema in parallelo con la fornitura elettrica esistente. In questo senso oltre al sistema è necessaria anche una gestione ""intelligente"" del proprio impianto elettrico rispetto ai consumi, affinché non venga “sprecato” nemmeno un solo elettrone indirizzandolo verso una modalità di consumo non idonea. Il 3 marzo, in occasione della conferenza “Monetising Solar + Storage Eu” che si terrà presso lo Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre si discuterà proprio di questo: utility, fornitori di sistemi di accumulo dell’energia, progettisti, finanziatori e investitori si confronteranno sui modelli di business e sulle strutture di finanziamento nel settore dell’energia solare in Europa. Negli Stati Uniti, ad esempio, i tablet per il controllo dei sistemi sono in grado di decidere, in completa autonomia, se sia più conveniente cedere l'elettricità prodotta in un determinato periodo - in base al prezzo rilevato dalla Borsa elettrica - oppure far entrare in funzione la lavatrice. Per sfruttare al meglio la propria produzione elettrica da fotovoltaico accumulata è consigliabile modificare le curve dei consumi in base alle tariffe di rete e alle capacità dei pannelli fotovoltaici e dell'accumulo. I risultati, sotto a questo profilo, ci sono, ma è necessaria una nuova consapevolezza da parte dell'utente finale: una cultura che è ancora tutta da costruire. Il flusso ottimale circa il consumo da un sistema è il seguente: 1) l'utilizzatore preleva energia elettrica in primo luogo dall'impianto fotovoltaico, se effettua il consumo di giorno: 2) nel momento in cui il fotovoltaico non produce la quantità d'elettricità richiesta, si preleva solo dalle batterie, per esempio di notte, oppure dal mix pannelli fotovoltaici con batterie come nel caso di giornate nuvolose; 3) solo ed esclusivamente nel momento in cui sia fotovoltaico sia batterie non forniscono elettricità si preleva, pagandola, elettricità dalla rete. Tutto questo in assenza di un fattore che sarà determinante: l'auto elettrica. L'autovettura elettrica sarà nei prossimi anni la killer application della generazione centralizzata a favore di quella distribuita, per due motivi: il primo è che incrementerà i consumi elettrici, sostituendo i carburanti tradizionali con gli elettroni, mentre il secondo è che grazie alle batterie presenti e al suo scarso utilizzo - un'auto oggi viene impiegata in media un'ora al giorno - sarà un componente aggiuntivo rispetto ai sistemi fotovoltaici con accumulo, aumentandone la capacità, la flessibilità e l'usabilità. Non è un caso che Enel, grande gestore della generazione centralizzata, abbia lanciato l'installazione di 20mila colonnine di ricarica nei prossimi due anni, e che i principali gestori di car sharing ora puntino tutto sull'elettrico. In un'ottica un poco più avanzata già si parla dei servizi rete che l'accumulo distribuito potrà fornire, i quali dovranno essere retribuiti, almeno in parte, agli utenti finali. E non sono spiccioli. Anie Energia ha stimato che, se il 5% degli impianti fotovoltaici domestici esistenti oggi, aggiungesse un sistema d'accumulo, il risparmio sarebbe di 117 milioni di euro l'anno, che diventerebbero 538 per una percentuale del 20%. Un esempio pratico di sistema d'accumulo domestico è MyReserve, realizzato da SOLARWATT (Diamond Sponsor dell’evento del 3 marzo a Milano). «Quando siamo partiti a progettare il sistema d'accumulo MyReserve abbiamo pensato d'implementare un sistema che utilizzasse una tecnologia d'avanguardia, costasse poco e fosse semplice da installare - ci dice Giorgio Soloni, Country manager Italia di SOLARWATT - abbiamo creato degli elementi che possono essere accoppiati in configurazioni differenti per garantire il massimo della sostenibilità». MyReserve utilizza due convertitori statici, a monte e a valle del pacco batterie. Il primo serve a trasformare il voltaggio dell'elettricità in uscita dai pannelli fotovoltaici in quello delle batterie, mentre il secondo, a valle delle batterie, ricostruisce la curva caratteristica di un impianto fotovoltaico, per cui la fornitura di corrente all'inverter è quella classica della stringa dei pannelli fotovoltaici, cosa che offre una buona flessibilità poiché si può utilizzare qualsiasi inverter e quindi anche su impianti già esistenti. «I pacchi batterie sono da 2, 2 kWh ognuno, hanno un'elettronica interna di controllo, sono completamente scaricabili al 100% e le celle sono agli ioni di litio. - prosegue Soloni - La configurazione base è da 4,4 kWh per due pacchi, ma si può arrivare fino a 11 kWh e c'è la possibilità di aggiungerne anche successivamente alla prima installazione senza alcun svantaggio, poiché l'elettronica di controllo interna fa lavorare assieme pacchi batterie di diversa età in maniera ottimale». Il sistema d'accumulo è modulare, pesa 78 kg nella configurazione base, l'elemento ha un peso di 25 kg ed è installabile in un'ora, mentre la garanzia dei pacchi batteria da 2,2 kWh è di dieci anni, con una vita utile prevista di quindici. «Il costo dell'energia accumulata è inferiore alla tariffa tedesca che è di 0,23 euro per kWh con una produzione energetica fotovoltaica alle latitudini tedesche, per cui in Italia dove c'è più sole sarà ancora più conveniente. - conclude Soloni - Per quanto riguarda la sicurezza bisogna dire che non esistono normative definite a livello europeo, ma delle linee guida redatte in Germania (che saranno alla base della nascente normativa europea N.d.R.) e tutto il sistema d'accumulo è stato testato seguendo queste linee guida». A MyReserve è possibile aggiungere anche un sistema di gestione dell'energia all'interno dell'edificio, Energy Manager, che non è solo di monitoraggio, ma anche di regolazione del comfort e consente di gestire le utenze elettriche in maniera ""intelligente"". Ulteriori informazioni su MyReserve sono consultabili a questo link. Delle potenzialità di questi mercati che si stanno delineando si discuterà durante l’appuntamento “Monetising Solar + Storage Eu. 1stEuropean Conference Focusing on Financing and Business Models for Solar +Storage” che si svolgerà a Milano il 3 marzo 2016. LUOGO della conferenza: Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre, Malpensa Terminal 1 S.S. 336, 21010 Milan; numero di telefono: (39)(02) 23351 Info sul sito: http://monetisingstorage.com/ I lettori di Tekneco posso acquistare il biglietto della conferenza aprezzo scontato del 10% utilizzando il codice promozionale TK; la conferenza è internazionale, con partecipanti da tutta Europa, quindi si svolgerà in lingua inglese. Per informazioni in italiano è possibile contattare Riccardo Maistrello Marketing and Editorial Manager di Solarplaza al numero di telefono +31 10 280 9198, contatto Skype riccardo.solarplaza, mail riccardo@solarplaza.com, sito web www.solarplaza.com/upcoming-events  

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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