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Visco: dalla riqualificazione in edilizia un aiuto all'occupazione

Interventi

Visco: la riqualificazione in edilizia è un’arma anti crisi

Il Governatore della Banca d'Italia invita a investire anche nella salvaguardia del territorio. Arriva il plauso dell'Ance

Scritto da il 29 maggio 2015 alle 9:00 | 0 commenti

Visco: la riqualificazione in edilizia è un’arma anti crisi

La riqualificazione in edilizia fa del bene al Pil. Parola del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha espresso questo pensiero nel corso delle sue considerazioni nelle considerazioni finali all’assemblea annuale di Palazzo Koch. Secondo il governatore esiste il rischio concreto che i primi segnali di ripresa dell’economia nazionale non si traduca in un concreto aumento dell’occupazione. Dunque, secondo Visco “Questo rischio va contrastato sostenendo, anche grazie all’innovazione, l’attività in settori dove l’Italia ha tradizioni importanti ma carenze di rilievo e dove vi è ancora bisogno di un elevato contributo di lavoro, diversificato per competenze e conoscenze. Una maggiore attenzione, maggiori investimenti pubblici e privati per l’ammodernamento urbanistico, per la salvaguardia del territorio e del paesaggio, per la valorizzazione del patrimonio culturale possono produrre benefici importanti, coniugando innovazione e occupazione anche al di fuori dei comparti più direttamente coinvolti, quali edilizia e turismo”.

Insomma un invito vero e proprio a destinare più investimenti alla riqualificazione dell’edilizia e del territorio che, ovviamente, è piaciuto alle associazioni di categoria. Il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, parla di monito giusto e ricorda come “Solo pochi giorni fa abbiamo presentato un elenco di oltre 5000 opere immediatamente cantierabili diffuse su tutto il territorio che corrispondono a interventi utili per i cittadini per la sicurezza delle scuole, contro il dissesto idrogeologico e per l’ammodernamento delle città italiane. Un piano da circa 10 miliardi, consegnato al Ministro Delrio, capace di creare subito 165.000 posti di lavoro, coinvolgendo più di 80 settori industriali”. Secondo Buzzetti è innanzitutto necessario riavviare il circuito del credito che per le costruzioni è ancora negativo, con una perdita di oltre il 70% dei finanziamenti alle imprese a partire dal 2007.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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