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La sfida di Roma e il ruolo dell'Eur | Tekneco

Uscire dalla crisi. Entrare in città

La sfida di Roma e il ruolo dell’Eur

La prima puntata dello speciale sulla rigenerazione urbana a Roma di Tekneco è dedicata al ruolo dell'Eur nel catalizzare il processo di sviluppo della Capitale

Scritto da il 21 gennaio 2014 alle 9:23 | 1 commento

La sfida di Roma e il ruolo dell’Eur

Rigenerazione urbana in tempi di crisi. Messa così sembra una sfida impossibile e invece sono proprio le situazioni più “problematiche” quelle nelle quali ci si trova spesso a innovare. E a Roma ci si prova coniugando quelle che sono i problemi “antichi” delle periferie della Capitale e le sfide legate alla modernità in un quadrante urbanistico come quello del IX Municipio nel quale si trovano una serie di caratterizzazioni che coincidono con la storia urbanistica della città.

Nel territorio in questione, infatti, troviamo l’Eur, realizzato negli anni trenta per l’Esposizione Universale Romana, uno dei primi esempi di edilizia popolare del dopoguerra a Decima, il successivo intervento, sempre di edilizia popolare del Laurentino38, l’espansione dell’edilizia privata verso ovest degli anni ’90 e gli ultimi interventi immediatamente a ridosso dell’Eur dove sono sorti gli unici due grattacieli della Capitale.

Il tutto all’interno di direttrici storiche della mobilità d’accesso alla città, come la via Ostiense, la via Cristoforo Colombo, la via Pontina e di attraversamento, il Raccordo Anulare e nel quale troviamo anche due importanti assi del trasporto pubblico come la parte finale della linea B della metropolitana e il treno Roma-Ostia.

Si tratta di un quadrante nel quale si trovano in pochi chilometri una grande concentrazione di attività terziarie e abitazioni che potrebbero, il condizionale è d’obbligo, dare vita a una città compatta all’interno della città se fosse oggetto di un intervento organico, unitario e coerente. Si tratta di una riflessione che ha trovato spazio in un convegno “Uscire dalla crisi. Entrare in città” che si è svolto di recente e al quale Tekneco dedica uno speciale. In questa prima parte parliamo del ruolo dell’Ente Eur Spa che può avere un ruolo fondamentale nella rigenerazione dell’intero territorio.


Gianluca Lopresti
, AD di Eur Spa parla dei progetti dell’Eur

L’Ente Eur gestisce 257mila metri quadri di immobili per un miliardo di euro di valore immobiliare 79 ettari di parchi e giardini per un valore di 70 milioni di euro e ha come assi fondamentali di sviluppo il nuovo centro congressi con la “Nuvola” dell’architetto Massimiliano Fuksas, la riqualificazione del Lunapark storico della città e la realizzazione del nuovo acquario di Roma.

Il progetto più importante è quello del nuovo centro congressi che è completato al 76% – entrerà in funzione nel primo semestre del 2015 – e sarà un forte elemento di rigenerazione del territorio e che è composto da tre grandi ambienti: l’albergo da 440 stanze, la teca di cristallo all’interno della quale si trova la “Nuvola” nella quale ci sarà un auditorium da 1.800 posti, al di sotto della quale ci sarà la piazza aperta al pubblico e al di sotto della quale troverà posto il centro congressi. Il tutto per complessivi 7.000 posti.

Perchè un’opera di questo tipo dovrebbe portare benefici su un’area più vasta? Per il contesto nel quale si inserisce che è quello del turismo congressuale. In Italia il turismo congressuale vale circa l’1,4% del Pil – 15 miliardi in maniera diretta e 6 per l’indotto – e si tratta di un settore nel quale è prevista una crescita del 4% annuo, poichè dal 2004 al2012, alivello mondiale, si è passati a da7.600 a11.000 con un giro d’affari oggi di 1.000 miliardi di euro,230 inEuropa.

La “nuvola” sarà il più grande centro congressi d’Europa e sorgerà a Roma che è ventesima nella classifica mondiale e prima in Italia. Si tratta, quindi, di un’opera che catalizzerà le attività sul territorio, ma le prospettive di sviluppo per l’Eur non si fermano qui.

«Vogliamo usare Eur Spa come un laboratorio, o meglio come una palestra territoriale, per avviare una sperimentazione sulle smart cities, una sorta d’ incubatore per la città intelligente, nel quale testare alcuni progetti come il piano energetico dell’Eur, nel quale troveranno posto due impianti di cogenerazione al servizio della struttura alberghiera del centro congressi. – afferma Gianluca Lo Presti, Amministratore delegato di Eur SpA – Mentre sempre sul centro congressi vogliamo sperimentare una raccolta differenziata tagliata su misura per quella attività».

Sempre all’Eur sarà realizzato anche un “mini piano” per la mobilità sostenibile basato sullo sviluppo delle piste ciclabili, mentre si studierà la messa a sistema cel quartiere con la Nuova Fiera di Roma, e il “vecchio” Palazzo dei Congressi realizzato all’epoca dell’edificazione dell’Eur negli anni trenta.

«Ovviamente per fare ciò serviranno interventi sulla viabilità e sulle infrastrutture. – conclude Lopresti – Ma non bisogna dimenticare il fatto che l’Eur possiede19 chilometridi gallerie ipogee e20 chilometridi fibre». Il “laboratorio” quindi è pronto e le opportunità per rigenerare un importante pezzo della città, garantendo anche lo sviluppo anche. Si tratta di vedere se ci sarà la capacità di cogliere ques’occasione.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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