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Riscaldamento: come fare per risparmiare

Piccole attenzioni, con o senza interventi d'efficientamento possono farci risparmiare sul riscaldamento

Scritto da il 10 novembre 2014 alle 17:12 | 0 commenti

Riscaldamento: come fare per risparmiare

Anche se l’inverno sembra non arrivare una certa attenzione al riscaldamento per evitare si trovarsi di fronte a bollette eccessive bisogna iniziare a porla. Ecco che arriva dall’Unione Nazionale Consumatori , quindi, una piccola guida su come comportarsi.

«Battere i denti per il freddo non fa sicuramente bene, ma anche l’eccessivo caldo in casa crea problemi alla salute. – dichiara Pieraldo Isolani, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori - La temperatura ideale per salute e portafoglio è tra i 19 e 20 gradi, basti pensare che un solo grado in più fa aumentare i consumi dell’8%». La prima regola, quindi è quella di tenere d’occhio la temperatura visto che questo 8% può costare parecchio. Su una spesa di 1.000 euro in riscaldamento, l’8% significano 80 euro di differenza, che diventano 160 nel caso di due gradi in più, o in meno. E poi c’è il discorso relativo all’efficienza perchè: «le case degli italiani consumano troppo per il riscaldamento perché molte sono state costruite senza tenere in considerazione l’efficienza energetica. Eppure basterebbero piccoli accorgimenti per abbassare i consumi anche del 30/40%, mantenendo le medesime condizioni di comfort. – continua Isolani – Un edificio male isolato fa aumentare le spese per il riscaldamento (e per il condizionamento estivo) perché disperde il calore attraverso le finestre, le pareti, i solai e il tetto: un primo intervento risolutivo sarebbe, dunque, la sostituzione degli infissi con impianti predisposti di doppi vetri (l’intercapedine tra i due strati di vetro serve proprio a ridurre il passaggio di calore)».

Se però gli infissi sono ancora quelli “datati” un grande aiuto può arrivare dal cronotermostato che se ben regolato si rivela un alleato prezioso. Con questo accessorio è possibile modulare il funzionamento del proprio riscaldamento autonomo in maniera precisa, anche lungo l’arco della settimana, evitando di scaldare la casa quando si è al lavoro, o durante le ore notturne, programmando l’accensione un’ora prima del rientro per trovare l’abitazione già riscaldata. Tutti i modelli, oltretutto, consentono la scelta di una determinata temperatura durante un certo arco temporale, cosa che consente la modulazione del riscaldamento anche a basse temperature esterne. E se c’è un evento eccezionale è sufficiente passare alla gestione manuale, senza dover riprogrammare tutto.

Altra regola a “costo zero” è quella di utilizzare le tapparelle per l’isolamento termico la notte chiudendole e aprendo, invece, di giorno quelle esposte a sud-est per fare entrare la radiazione solare, che può contribuire ad abbattere del 20% le spese di riscaldamento durante le ore d’insolazione.

Se la vostra caldaia è quasi in età pensionabile, prendete in considerazione il fatto di cambiarla con una a condensazione, che costa circa il 40% in più, ma che ha un rendimento maggiore di circa il 20-30%, anche se le performance migliori questo dispositivo le offre in presenza delle valvole termostatiche, le quali consentono di “tarare” al meglio le temperatura nelle singole stanze. Ossia si può “spegnere” il riscaldamento in una stanza che non si utilizza, oppure decidere che in un ambiente con più elementi radianti si utilizza quello più vicino al luogo dove si soggiorna, come il divano, per esempio.

Nei condomini è indispensabile che sia predisposta la contabilizzazione del calore, poiché l’eventuale risparmio indotto dai comportamenti virtuosi di un singolo inquilino si tradurrebbe in un vantaggio, piccolo, per tutti, disincentivando così coloro che voglio fare risparmio energetico.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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