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L'edilizia scolastica avrà la sua nuova Anagrafe

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L’edilizia scolastica avrà la sua nuova Anagrafe

L'Istruzione dà il via alla nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica: uno strumento prezioso con dati più dettagliati sullo stato delle scuole italiane

Scritto da il 15 novembre 2016 alle 11:09 | 0 commenti

L’edilizia scolastica avrà la sua nuova Anagrafe

L’edilizia scolastica è sempre un argomento delicato, dato che è in gioco la sicurezza di milioni di studenti in tutta Italia, che ogni settimana accedono nelle oltre 43 mila sedi. Come sta la scuola italiana? Come abbiamo avuto modo di scrivere, potrebbe stare meglio. Sicuramente a livello burocratico, a giudicare dall’ultimo resoconto del presidente di Ance Sicilia Santo Cutrone che ha per oggetto tre gare bandite e non espletate in tempo, quattro mai bandite, oltre ai 17 milioni revocati e 95 imprese che hanno speso circa 475 mila euro per partecipare. Come ha spiegato in un comunicato, «La lentezza delle sette stazioni appaltanti che non hanno completato in tempo le gare per la messa in sicurezza di alcune scuole e i ritardi di eventuali altre istituzioni competenti non ha comportato unicamente la restituzione al ministero dei 17 milioni stanziati, ma ha anche provocato un forte danno a 95 imprese che, per partecipare alle sole 3 gare bandite col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, hanno dovuto spendere ciascuna circa 5 mila euro. Le aziende hanno così dovuto bruciare invano circa 475 mila euro».

E su cosa vertevano i finanziamenti? Proprio sulla messa in sicurezza delle scuole, sanciti con decreto dello scorso mese di febbraio, e che richiedevano l’aggiudicazione provvisoria delle gare entro giugno.

A parte i più o meno fisiologici tempi di realizzazione degli interventi, Legambiente, nella 17esima edizione del Rapporto Ecosistema Scuola, ha spezzato una lancia in favore di quanto fatto negli ultimi anni, segnalando che si è indubbiamente aperta una nuova fase rispetto agli interventi che riguardano il patrimonio edilizio scolastico, con una Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio e risorse dedicate. “Il quadro dei finanziamenti è davvero rilevante: pari, secondo le ultime stime, a 7,4 miliardi di euro, con 27.721 interventi avviati attraverso diversi programmi e canali di finanziamento nazionali, europei, regionali”. Certo è, sottolinea, che

 “si evidenzia una diffusa difficoltà da parte degli Enti Locali nel partecipare ai bandi, e poi nella capacità di progettare e realizzare gli interventi”.

Altrettanto vero, segnala sempre l’associazione ambientalista, che

“I Comuni fondamentalmente lamentano l’assenza di risorse per la progettazione preliminare e i limiti legati al patto di stabilità per l’accesso ai bandi”.

Sull’argomento finanziamenti i rappresentanti di Conferenza delle Regioni, Upi e ANCI, Cristina Grieco, Pier Luigi Mottinelli e Cristina Giachi, in una lettera congiunta inviata ieri al sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, hanno richiesto di convocare entro il prossimo 30 novembre l’Osservatorio per l’edilizia scolastica e programmare una calendarizzazione delle sedute “almeno fino alla pausa estiva”. Gli esponenti di autonomie ed enti locali motivano la richiesta con la necessità di “un aggiornamento puntuale sullo stato dei finanziamenti in corso, anche alla luce dei diversi dati e numeri apparsi recentemente sui giornali”.

Ma, discorso finanziario a parte, a oggi come stanno le scuole italiane? Un po’ meglio, ma non sono certo in buona salute.

 Via libera alla Nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica

Quello della scuola è un problema antico, a livello edilizio. Il 65,1% degli edifici è stato costruito prima del 1974, anno in cui è entrata in vigore la normativa antisismica. Si aggiunga che il 40% delle scuole si trova in aree a rischio sismico, il 7,5% a rischio vulcanico e il 3% in aree a rischio idrogeologico.

La stessa associazione ambientalista auspica si arrivi presto a una integrale pubblicazione di una completa Anagrafe scolastica che contenga informazioni aggiornate sugli oltre 43mila edifici scolastici, oggi purtroppo ancora incompleta per quanto riguarda le certificazioni (agibilità, antincendio, collaudo statico, classe energetica).

A questa richiesta è giunto, proprio in questi giorni, il via libera in Conferenza unificata alla nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica dove si potrà contare su uno strumento prezioso con dati più dettagliati e una conoscenza più profonda sullo stato di ciascun edificio scolastico.

Cosa cambia con la nuova Anagrafe? Come scrive in una nota il Ministero dell’Istruzione, aumenta il numero delle informazioni che saranno raccolte e rese disponibili per ciascun edificio scolastico. Per esempio, sarà migliorato il quadro delle informazioni sull’adeguamento sismico degli edifici, sulla presenza di spazi collettivi come palestre o auditorium, sullo stato delle strutture portanti degli edifici. I record dei dati da rendere pubblici per i cittadini passano dagli attuali 151 a 500. Sarà soprattutto più veloce il trasferimento delle informazioni. “Non ci saranno più ‘scarichi’ periodici, ma un flusso costante e diretto tra gli Enti locali, le Regioni e il Ministero. Entro il prossimo 31 dicembre avverrà l’ultima trasmissione dei dati secondo le vecchie procedure. Poi si partirà con la nuova modalità di comunicazione per arrivare ad un vero e proprio fascicolo elettronico delle scuole”.

 

 


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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