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Il rischio abita a scuola

Scuola

Il rischio abita a scuola

Le scuole italiane hanno enormi problemi sul fronte della sicurezza. Dati inquietanti emergono da uno studio di Cittadinanzattiva

Scritto da il 23 settembre 2014 alle 9:00 | 0 commenti

Il rischio abita a scuola

Prosegue il censimento circa lo stato di sicurezza delle scuole in Italia e c’è poco da stare allegri. Dal “XII Rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola”, realizzato da Cittadinanzattiva, infatti, emerge che lungo lo Stivale quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, circa il 70% presenta lesioni strutturali, nel 33% gli interventi strutturali non vengono effettuati, oltre il 65% delle scuole si trova in zona a rischio sismico, il 24% in zona a rischio idrogeologico, il 7% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, il 14% in zona a elevato inquinamento acustico; il 2% presenta amianto e radon.L’indagine ha passato sotto la lente 213 edifici scolastici in 14 regioni, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, nelle quali studiano oltre 70mila studenti e lavorano circa 7mila docenti.

E non solo. Il 41% delle scuole, secondo Cittadinanzattiva, ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, il 73% presentano lesioni strutturali sulla facciata esterna, il 25% nei corridoi, il 21% nelle mense e nei bagni e il 18% delle aule ha distacchi nell’intonaco. Si tratta di una situazione derivata in buona parte dall’insensibilità degli enti proprietari che non effettuano i lavori di manutenzione. Il 15% delle richieste di piccoli interventi è stato ignorato percentuale che sale al 29% nel caso di richieste d’intervento strutturali. Tradotto: più l’intervento è oneroso, quindi è urgente e di carattere strutturale, meno si interviene.

Le scale di sicurezza non ci sono nel 22% delle scuole il 52% delle vetrate non è a norma, non ci sono porte con aperture antipanico nel 76% delle aule, nel 69% dei bagni, nel 63% delle aule computer, nel 61% dei laboratori, nel 38% delle mense e nel 36% delle palestre, mentre impianti elettrici e sistemi antincendio non sono adeguati nel 40% dei casi. Un comportamento che ha riflessi diretti sulla sicurezza. Nell’ultimo anno all’interno della scuole monitorate ci sono stati 766 gli incidenti, in 94 casi è stato chiesto l’intervento del 118 e in 53 è stato disposto il ricovero in ospedale. Per quanto riguarda le certificazioni il 35% possiede il certificato di agibilità igienico-sanitaria e il 23% quello di prevenzione incendi.

«Pur apprezzando il notevole sforzo dell’attuale Governo di mettere in campo risorse economiche per le scuole, riteniamo, però, che affidarsi esclusivamente a quanto segnalato dai Sindaci, significa non aver agito secondo criteri oggettivi e misurabili di urgenza e gravità: un esempio lampante della non oggettività è che l’Istituto Giovanni Caso di Piedimonte Matese, monitorato nel nostro Rapporto, è in condizioni pessime dal punto di vista della sicurezza e non ha ricevuto un euro di finanziamento – afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva – Nel frattempo, oltre che sperare che non accadano altre tragedie (36 quelle sfiorate solo nell’ultimo anno scolastico), occorre trovare altre fonti di finanziamento, eliminare situazioni di spreco, valorizzare e regolamentare il sostegno di soggetti privati e innanzitutto far venire alla luce l’Anagrafe della edilizia scolastica che attendiamo da 18 anni. Entro breve tempo il Ministero dell’Istruzione sarà obbligato, grazie all’azione di Cittadinanzattiva di accesso civico prima e al ricorso al Tar del Lazio poi, a rendere noti i dati in proprio possesso così come le Regioni glieli hanno forniti».

Le note positive, invece, arrivano dal personale scolastico che non ignora la problematicità delle questioni. Il 95% delle scuole ha il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il 67% il medico competente,mentre il piano d’evacuazione è presente in tutte le scuole e la valutazione dei rischi è stato redatto nel 92% dei casi. I percorsi d’evacuazione sono presenti nell’85% delle scuole e le prove d’evacuazione sono effettuate con regolarità nel 90% delle scuole, il 93% per il rischio d’incendio e il 90% per quello sismico, mentre sono basse, a riprova della scarsa sensibilità generale al problema, quelle per il rischio idrogeologico che sono solo il 20%. Insomma gli operatori scolastici sembrano consci della situazione e fanno il possibile per non aumentare un rischio già alto.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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