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Facciate ventilate, un rivestimento che convince | Tekneco

Facciate ventilate, un rivestimento che convince

Questa soluzione si rivela molto proficua per ridurre il peso della bolletta energetica. Costi a partire da 50 euro al metro quadro

Scritto da il 26 luglio 2011 alle 8:51 | 5 Commenti

Facciate ventilate, un rivestimento che convince

Photo: Cerdisa


Il risparmio energetico in edilizia è diventato un imperativo ma anche una tendenza in rapida crescita. I costi in crescita dei combustibili e le prescrizioni a livello europeo in termini di efficienza energetica sono fattori che spingono all’adozione di soluzioni in grado di ridurre i costi e di migliorare le prestazioni delle abitazioni. Recenti studi hanno dimostrato che una corretta progettazione e un corretto isolamento sono in grado di ridurre il fabbisogno energetico addirittura fino al 25% rispetto a quello di vecchi edifici mal costruiti, mentre è stato stimato che al calo di un grado della temperatura di riscaldamento necessaria consegua un risparmio del 6% sulle spese relative.

Le facciate ventilate: cosa sono

Tra le soluzioni che stanno prendendo sempre più piede in edilizia ci sono le facciate ventilate. Si tratta di un sistema di rivestimento posato a secco su nuovi edifici o costruzioni esistenti. In pratica esse creano una camera d’aria tra parete e rivestimento che garantisce notevoli benefici: in estate, rimuovono il calore in eccesso e l’umidità e riducono il carico energetico incidente sull’edificio. Tutto questo fa sì che si riducano significativamente i costi di condizionamento; in inverno invece gli effetti positivi delle facciate ventilate sono date dal fatto che esse trattengono il calore, ottenendo un risparmio in termini di costi di riscaldamento.

Struttura e virtù

A livello strutturale, le facciate – o pareti – ventilate sono composte da una struttura metallica portante fissata al muro dell’edificio mediante un sistema di staffe e ancoraggi. Rispetto a una parete tradizionale, le pareti ventilate consentono di ridurre il rischio di fessurazione e di distacco del rivestimento esterno dato che gli elementi sono montati senza utilizzare collanti, risentendo meno l’effetto della dilatazione termica dato che le lastre possono a loro volta dilatarsi. Inoltre proteggono la struttura muraria dall’azione diretta degli agenti atmosferici ed eliminano i cosiddetti ponti termici, ossia la parte strutturale di un edificio che presenta caratteristiche termiche sensibilmente diverse da quelle circostanti, incidendo parecchio sull’isolamento dell’edificio, anche acustico. Inoltre grazie alle sue caratteristiche, gioca un ruolo primario nell’annullamento della condensa. La facilità della posa in opera e della manutenzione sono ulteriori voci che giocano a favore di questa soluzione che hanno dalla loro parte certamente la polivalenza: come detto, si possono infatti installare su qualsiasi edificio, nuovo o in ristrutturazione. Gli stessi rivestimenti possono essere dei più disparati materiali: in gres porcellanato, in cotto, in pietra (marmi, graniti e pietre naturali), in laminati plastici, in legno, in ceramica, in fibrocemento, in alluminio e persino in plastica riciclata.

I costi, la diffusione sul mercato e i vantaggi: parlano gli esperti

Per comprendere meglio caratteristiche e vantaggi di questa soluzione abbiamo rivolto alcune domande a due grandi imprese specializzate: San Marco-Terreal Italia e Cerdisa. San Marco realizza soluzioni in laterizio monopelle e a doppia pelle; Cerdisa, tra le prime aziende a produrre gres fine porcellanato, in accordo con Geos realizza facciate ventilate coperte da brevetto. “I vantaggi che comporta l’utilizzo di una facciata ventilata in cotto si concentrano soprattutto sul benessere dell’edificio e dei suoi utenti e sono legati alla protezione dall’acqua e dagli agenti atmosferici, al suo ottimo comportamento termo-igrometrico ed energetico e infine all’isolamento acustico dei locali interni” spiega Davide Desiderio, image & communication manager di San Marco-Terreal Italia. Nel caso delle soluzioni Cerdisa-Geos, le loro facciate ventilate sono “assemblate in azienda su richiesta della committenza e poi vengono spedite sul posto già tagliate su misura per le specifiche esigenze. Il vantaggio è che non necessitano di una posa in opera complessa con grande riduzione in termini di tempi”.

Sul mercato le facciate ventilate trovano nel rivestimento al cappotto il loro principale “avversario”: tuttavia le prime, come evidenzia l’export area manager Cerdisa Nicolò Mussini, “annullano la creazione dell’umidità; inoltre non sono ricoperte da intonaco e questo fa sì che non debbano richiedere col tempo necessari interventi di manutenzione. E poi esteticamente sono decisamente migliori”. Relativamente ai costi, per l’impiego delle facciate ventilate entrambi i rappresentanti aziendali concordano su un prezzo minimo di 50 euro al metro quadro. Ma i prezzi dipendono dalla complessità della struttura su cui vanno installati: “si può arrivare anche a superare i 100 euro al metro quadro”, specifica Desiderio. I costi però possono essere in parte “alleggeriti” grazie alla detrazione fiscale relativa alla riqualificazione e all’efficientamento energetico dello stabile, puntualizza Mussini.

Un mercato in crescita

Il mercato italiano e internazionale sembra abbia compreso l’utilità di adottare questo tipo di rivestimento: a livello nazionale “secondo alcune stime del Cresme nel 2010, l’incremento di queste soluzioni sul totale delle superfici esterne è stato stimato nell’ordine dell’1,8% annuo nel triennio 2008-2010, del 2,9% tra il 2011 e il 2013 e del 4,4% tra 2014 e 2016”, fa sapere il manager San Marco-Terreal Italia. Certamente il grande apprezzamento è anche dato dal fatto che il design sia un concetto ben radicato in Italia e le facciate ventilate, con la loro grande flessibilità di utilizzo unita alla loro piacevolezza estetica, ha influito sulla loro crescita esponenziale nel nostro Paese. D’altronde l’Italia è stato il Paese dove sono state creare le facciate ventilate, ricorda il manager Cerdisa. Tuttavia anche all’estero piacciono e molto: “in Spagna il Governo ha reso obbligatoria l’adozione delle facciate ventilate negli edifici pubblici – conclude Mussini – ciò ha di fatto creato una notevole richiesta. Ma anche nei Paesi asiatici, grazie all’attenzione degli architetti e al grande sviluppo dell’edilizia, le facciate ventilate sono una soluzione particolarmente richiesta”.


Commenti

Ci sono 5 commenti.

  • Lorenzo RIMONDI
    scrive il 06 ottobre 2011 alle ore 22:05

    Buongiorno, volevo solo farle sapere che la mia azienda Agrob Buchtal Keramik Gmbh è stata la prima al mondo ad immettere sul mercato le facciate ventilate in ceramica di grande formato KerAion e pertanto le facciate ventilate leggere non sono state inventate in Italia ma in Germania.

  • Arch. SIMONE BORTOLETTO
    scrive il 11 ottobre 2011 alle ore 09:31

    Buongiorno, vorrei segnalare che oltre alle tipologie di facciata ventilata esposta nell'articolo esiste pure in commercio un pannello in lana di roccia con la camera di ventilazione integrata e barriera radiante in alluminio, che si chiama DUO CONCEPT®,ed munito di serranda per la chiusura della ventilazione nel periodo invernale, perchè se la camera di ventilazione rimane aperta nel periodo freddo continua a portare via il calore che proviene dall'interno dell'edificio, perchè l'aria tende a salire e per effetto del moto convettivo si ha un raffreddamento dello strato isolante. Per contrastare questa fuga di calore verso l'alto è necessario chiudere la camera di ventilazione in maniera tale da avere "aria immobile", solo in questo caso possiamo dire che abbiamo un effetto isolante con benefici sui costi del riscaldamento. DUO CONCEPT®,de "La calce del Brenta" è un prodotto brevettato di facciata ventilata isolante con spessore totale di 16cm che sfrutta i benefici del raffrescamento estivo dell'aria in movimento con la saracinesca aperta, mentre nel periodo invernale chiudendo la saracinesca della camera di ventilazione, sfrutta i benefici dell'isolamento dell'aria immobile, contro le dispersioni termiche, trattenendo quindi calore e coadiuvando il pannello isolante in lana di roccia, arrivando ad avere elevati valori di resistenza termica. Il sistema DUO CONCEPT® esposto alla fiera Klimahouse 2011 di Bolzano, ha infatti vinto il premio KlimahouseTrend 2011 nella categoria "Sistemi per isolare" come migliore "Pannello isolante per pareti con integrata camera di ventilazione".

  • GIANGI
    scrive il 06 gennaio 2013 alle ore 21:54

    Ottima soluzione,visto che vengo dal mondo del cappotto(rivestimento tradizionale) e mi sto' interessando alle faciate ventilate con pannelli (rivestimento del presente/futuro),vorrei sapere quanto incide al mq. la posa della sottostruttura e posa dei pannelli. Grazie Giangi

  • penazzi
    scrive il 18 aprile 2015 alle ore 13:54

    Vorrei informarvi che le prime facciate ventilate sono state realizzate in Germania ed il primo che le ha realizzate in italia è stato Dallera con le ceramiche della bucthal e noi abbiamo realizzato gli uffici dell'anas a Milano 25 anni fà. Comunque abbiamo ottenuto due brevetti a livello Italiano e Euopeo di sistemi di posa per facciate ventilate. Abbiamo lavorato per 25 anni con il gruppo Marazzi. Distinti Saluti Penazzi Francesco.

  • gaetano
    scrive il 16 aprile 2016 alle ore 22:26

    Scusa potrei sapere il prezzo per i posatori dei rivestimenti grazie

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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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