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Casa21, taglio del nastro al futuro della edilizia

sistema edilizia ecosostenibile

Casa21, taglio del nastro al futuro dell’edilizia

Inaugurata in Val d’Orcia una struttura abitativa nata come applicazione del protocollo che abbina antisismica, ecosostenibilità e comfort abitativo

Scritto da il 24 novembre 2016 alle 8:00 | 1 commento

Casa21, taglio del nastro al futuro dell’edilizia

Photo: Casa21.it


È possibile unire sicurezza antisismica all’efficienza energetica, la bioarchitettura alla domotica, il feng shui all’interior design? È possibile e già attuato in edilizia: l’esempio c’è e si trova in Val d’Orcia, tra i siti Unesco. Si tratta di una struttura abitativa, sotto forma di un casale adibito a bed & breakfast, da poco inaugurato in Val d’Orcia, in piena zona di tutela Unesco, un progetto di restauro e risanamento conservativo. La firma alla base del progetto è un vero e proprio brand: Casa21.

Un progetto culturale

Casa21 è, prima di tutto, un progetto culturale, una mission condivisa per convenzione con il Politecnico di Milano (tre dipartimenti di ricerca) e gode del patrocinio di enti governativi ed enti di livello internazionale come il T.C.P. The Climate Project creato dall’ex vicepresidente USA Al Gore.

Quel numero che forma il brand vede alla base l’idea fondamentale di Agenda 21, ampio e articolato action-plan scaturito dalla Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992,  firmato da 180 Paesi.

Per rendere strumentale il progetto culturale è nata l’esigenza di protocollarlo. Come spiega l’architetto Simone Seddio, ideatore di Casa21 nonché titolare dello studio Pigreco Progetti, «A tal proposito si è istituito un pool di professionisti, 14 tra ingegneri e architetti che fanno capo al comitato tecnico del protocollo. Quest’ultimo mira al rispetto dei contenuti del Libro Verde della Comunità europea e va a sposarsi con i 570 articoli di Itaca che compongono Agenda 21».

Casa21 ha reso concreti i suoi propositi e questo suo impegno gli è valso, tra l’altro, un prestigioso riconoscimento: il primo premio mondiale di CSR (Corporate Social Responsibility) tribuitogli dalle Nazioni Unite per aver portato per la prima volta la responsabilità sociale d’impresa nel settore edile. «Casa21 ha avuto il merito di parlare pionieristicamente di progetto etico ossia creare i presupposti più idonei per l’esercizio d’impresa attraverso lo svolgimento delle mansioni. Un luogo e motivo d’incontro tra chi è responsabile dell’ideazione (architetti, ingegneri, progettisti) e chi mette in atto idee e progetti (l’impresa)». Non solo: «Casa21 ambisce a diventare la Wikipedia nel settore delle costruzioni, ossia una miniera di conoscenze open source. È aperta a tutti gli ordini professionali Inarcassa che desiderano fare essi stessi da portavoce del protocollo e apportare possibili migliorie, in un contesto di totale apertura nel pieno rispetto dei diritti della proprietà intellettuale degli sviluppatori».

Spazio ai materiali naturali

Lo stesso architetto spiega come, in un momento di grandissimo cambio epocale come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dalla cementificazione massiva del nostro mondo, «oggi ci si rende conto della necessità di alternative naturali quali il legno strutturale, principalmente per il suo impatto zero sull’ambiente e per la sua vocazione al benessere e al comfort, oltre che per i suoi fondati pregi costruttivi». Spazio quindi al legno, prediligendo il sistema Xlam «per motivi legati principalmente alla velocità esecutiva e alla sensibile riduzione dei margini di errore» puntualizza l’architetto.

Ma vi è un ampio utilizzo di materiali naturali, tra i quali il magnesio, sotto forma di ossidi e cloruro di magnesio per pannelli WallPanel eco-friendly che siano una valida alternativa per l’isolamento a quelli in cartongesso o in cemento, poiché molto più leggeri e resistenti, decisamente più sostenibili in ogni fase di vita in cantiere, dal trasporto, la movimentazione fino al montaggio. Trova spazio anche la lana di pecora come isolante, per sua natura non deperibile grazie alla sua particolare costituzione cheratinica che assicura protezione, resistenza e durata e capace di garantire ottime caratteristiche di isolamento termico d’inverno e d’estate, oltre che acustico, e importanti proprietà traspiranti e igrometriche. L’attenzione ai materiali e alla loro vita è fondamentale nel protocollo Casa21, che ha messo in atto un profondo studio in tal senso.

 Il progetto in Val d’Orcia

Il passo necessario dalla teoria alla pratica è il progetto inaugurato proprio pochi giorni fa, fortemente voluto da Regione Toscana e dal sindaco di Pienza, dove risiede la struttura. Un progetto creato per far toccare con mano e diventare luogo e motivo di incontro promozionale delle finalità del protocollo, per vedere concretizzata la messa in opera di tutte le sinergie progettuali.

È un caso di restauro e risanamento conservativo. «L’edificio è stato demolito e ricostruito, con vincoli rigidi: siamo in pieno “parco Unesco” in ZPS, ossia in zona protezione speciale, nonché SIC (sito di interesse comunitario) e SIR (sito di interesse regionale) – illustra Seddio – È, inoltre, uno dei 64 siti europei che fa capo alla Rete Natura 2000, il principale strumento della politica UE per la conservazione della biodiversità. È tra le zone a più alta restrizione normativa e il fatto che le istituzioni abbiano sposato un progetto di tal genere è la piena dimostrazione che aspetti in materia di sicurezza e risparmio energetico possano coniugarsi a progetti di housing sostenibile. Per la parte esterna è stata utilizzata esclusivamente la stessa pietra dell’edificio recuperata.

Il progetto in questione comprende la possibilità di dimora per 20 abitanti equivalenti: si tratta di un B&B, struttura ricettiva ideale per promuovere e dare la possibilità di sperimentare a quante più persone tutto quello che è stato progettato e messo in atto in una delle zone a più elevato interesse paesaggistico d’italia. Una soluzione che ha anche finalità di promozione del territorio.

Domotica ed ecostenibilità per prestazioni e qualità di vita

Nel progetto trova ampio spazio anche la tecnologia. Ma non fine a se stessa: tutto è finalizzato al benessere di chi abita lo spazio, che può utilizzare le soluzioni tecnologiche più avanzate, tra le quali anche la domotica, in modo semplice e intuitivo. L’attenzione alla salute di chi vi abita si nota anche nel lavoro di arginamento dei campi elettromagnetici.

Tutti i dettagli sono curati: basti pensare ai serramenti messi a protocollo, con materiali a basso impatto emissivo, antisfondamento, con vetri in grado di combinare il meglio quanto a proprietà antiriflettenti e termiche, debitamente spaziati con gas argon e vetrocamere 51 mm.

Tutta questa attenzione ha degli importanti risvolti anche sotto forma di prestazioni energetiche: «sono tre volte più performanti di quelle previste per i futuri edifici NZEB – afferma l’ideatore di Casa21– Siamo tra i 4 e i 6 watt al metro quadro di richiesta energetica annua. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra la ventilazione meccanica controllata, lo scambio in termodinamica, la produzione di calore a biomasse (con termocamini a legna e pellet), la cogenerazione con pompe di calore».

 


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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