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Turismo senza carbonio | Tekneco

Tekneco #12 – Ecoturismo

Turismo senza carbonio

Intesa tra “Mari del Sud Resort & Villane Giardino Mediterraneo” di Vulcano e Ministero dell’Ambiente per rendere più sostenibile un resort

Scritto da il 16 agosto 2013 alle 8:30 | 0 commenti

Turismo senza carbonio

Anche i resort puntano alla sostenibilità. È stata ratificata recentemente un’intesa tra “Mari del Sud Resort & Village Giardino Mediterraneo” di Vulcano, residenza alberghiera progettata dalla Pietro Barbaro S.p.A, e il Ministero dell’Ambiente un accordo volontario per la realizzazione di una serie di progetti comuni per l’analisi, la riduzione e la neutralizzazione dell’impatto sul clima delle strutture ricettive turistiche.

L’intesa avrà una durata di dodici mesi ed è stata siglata a Roma dal direttore generale del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini e dall’imprenditrice Federica Barbaro. L’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2 (carbon footprint) prodotte della struttura turistica durante il suo funzionamento sarà propedeutica alla seconda fase nella quale si procederà alla riduzione o neutralizzazione delle stesse attraverso i meccanismi del Protocollo di Kyoto.

Il Ministero dell’Ambiente è impegnato da tempo nel supporto agli impegni volontari delle imprese e da parte del dicastero c’è anche l’obiettivo di favorire la sperimentazione e la messa a punto di metodologie ed esperienze replicabili nel settore turistico e ricettivo. «Il nostro intento da sempre è proporre un soggiorno all’insegna dell’ecosostenibilità – spiega Federica Barbaro, imprenditrice -, offrendo un’autentica esperienza d’immersione nella natura e nei segreti della vulcanologia, della geotermia, della botanica e dei fondali marini. Abbiamo sviluppato queste azioni – aggiunge Federica Barbaro – anche perché gli utenti finali sono sempre più sensibili al valore ambientale delle proprie scelte e perché tale valore è percepito in misura crescente anche come un fattore di competitività».

Secondo il Ministero dell’Ambiente la carbon footprinting è percepita dai consumatori come un indice di qualità e sostenibilità delle imprese e dei prodotti e per questo motivo si dovrebbe sviluppare una sorta d’etichettatura che la renda facilmente comprensibile.

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