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L'orto fai da te per mangiare sano | Tekneco

L’orto fai da te per mangiare sano

Si completa l'articolo avviato ieri con il focus sul cibo bio da farsi recapitare a casa

Scritto da il 21 luglio 2011 alle 9:14 | 2 Commenti

L’orto fai da te per mangiare sano

Si completa l’articolo avviato ieri con il focus sul cibo bio da farsi recapitare a casa

“In base ai dati Ismea il 25 per cento degli italiani coltiva un orto in città (sul terrazzo, in un giardino di limitate dimensioni) ”, spiega Laura Genga. Prosegue specificando che: “In un momento congiunturale difficile dal punto di vista economico e ambientale, come quello che stiamo vivendo, il consumatore è indotto a un ritorno alle origini riscoprendo oltre l’economicità dei prodotti naturali anche la bontà e la qualità del prodotto derivante da una produzione che rispetti le risorse naturali della terra”.  Se gli spazi cittadini su cui coltivare sono pochi ci si ingegna e “La campagna torna nelle città attraverso la realizzazione di orti sul terrazzo o in un piccolo appezzamento di terra, per recuperare un rapporto diretto con la terra, un’aggregazione sociale e un risparmio senza rinunciare alla qualità. E per chi proprio non ha un suo spazio c’è l’orto biologico a distanza“, conclude Laura Genga.

Novità al passo con i tempi

Aziende con tali progetti imprenditoriali originali non mancano certo di fantasia.

La BioExpress sta commercializzando le bio borse baby, con frutta e verdura necessarie per preparare le pappe dei bambini durante lo svezzamento, e le bio ceste ufficio. Quest’ultime che recapitano direttamente in ufficio, contengono prodotti da mangiare con le mani, ed evitano il ricorso al triste tramezzino della pausa pranzo. “Il numero degli uffici non è da trascurare. Abbiamo anche uffici con molte persone e in questi casi consegniamo delle cassette su misura ossia con il contenuto indicato direttamente dal cliente”, specificano dalla BioExpress.

Nell’azienda Ferraris è partito il progetto Adotta la tua risaia che ha le stesse modalità di funzionamento della verdura, ma sarà coltivato riso sul proprio appezzamento di terreno. Quando chiediamo a Giovanni Ferraris la nascita dell’idea lui afferma che: “Il riso è nel nostro Dna non potevamo tralasciarlo, la nostra famiglia ha coltivato riso da sempre”. Altro aspetto da non trascurare sono i suggerimenti per cucinare i prodotti acquistati, e si trovano nell’area ricette sui siti internet delle aziende finora menzionate. Consigli degli esperti che permettono di creare piatti per esaltare naturalmente “Il gusto non omologato del cibo, la qualità del prodotto, che ha seguito la sua naturale maturazione senza l’aiuto di input chimici, perché il cibo deve essere buono non bello”, conclude Laura Genga.


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L'autore

Anna Simone

Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.


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