***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Le città sostenibili | Tekneco

Stili di vita

Le città sostenibili

Klimaenergy e Klimamobility, in programma dal 20 al 22 settembre a Bolzano, sono l’occasione per ripensarci smart e scoprirci “sostenibili”

Scritto da il 06 agosto 2012 alle 9:24 | 1 commento

Le città sostenibili

Articolo tratto da Tekneco #8 a firma di Gianluigi Torchiani e Andrea Ballocchi

La salute del nostro pianeta non può prescindere da decise politiche in favore della sostenibilità energetica e urbana. Come noto, infatti, la produzione di energia (elettrica, termica e per i trasporti) risulta attualmente responsabile della gran parte delle emissioni di CO₂ a livello globale; d’altra parte, i consumatori di tale energia, ossia gli abitanti della Terra, sono destinati a vivere sempre di più nelle città e nelle megalopoli, come confermano le proiezioni dei principali osservatori internazionali. Senza interventi in grado di incidere significativamente su questi due aspetti cruciali, la limitazione dell’inquinamento (e del conseguente surriscaldamento globale) diventerebbe un’utopia. L’attenzione verso questi temi è, perciò, elevatissima, come testimonia l’ormai tradizionale appuntamento di Bolzano con la Fiera Klima Energy, la rassegna dedicata all’applicazione innovativa delle energia rinnovabili in programma dal 20 al 22 settembre 2012, che anche quest’anno si svolgerà in concomitanza con Klima Mobility, il salone internazionale della mobilità sostenibile. Un termine che ricorrerà molto spesso nel corso dei congressi in programma nelle due manifestazioni è quello di smart city, ossia le città intelligenti che dovranno necessariamente caratterizzare il nostro pianeta nei prossimi decenni. Nel 2009, infatti, per la prima volta nella nostra storia, metà della popolazione mondiale si è concentrata nei centri urbani. Questo significa che il 50% degli esseri umani è distribuito in appena 2% della superficie del globo, consumando però ben il 75% della sua energia e producendo l’80% di emissioni di anidride carbonica.

Le città intelligenti

Per evitare che in futuro la situazione della vivibilità urbana possa aggravarsi, l’espressione smart city è destinata a uscire dal circuito degli addetti ai lavori e a investire nel concreto la vita quotidiana di tutti noi. Smart possono essere definite quelle città che adottano soluzioni tecnologicamente avanzate che, tuttavia, non devono essere mai fini a se stesse, ma devono servire a risolvere problemi reali e, quindi, a migliorare la qualità della vita degli abitanti tramite la riduzione dell’inquinamento e la mobilità sostenibile. In particolare per l’Italia, le città intelligenti rappresentano un’opportunità anche economica da non lasciarsi sfuggire, specialmente in questi tempi di tagli ai bilanci.

Nei prossimi anni sono previsti, infatti, quasi un miliardo di euro di finanziamenti per migliorare la qualità dei centri urbani. Circa 240 milioni di euro, attraverso il programma PON Ricerca e Competitività 2007-2013, sono stati specificatamente assegnati da un recente bando alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), mentre altri 700 milioni di euro saranno attribuiti a tutte le altre regioni. Buona parte di questi finanziamenti saranno destinati a un pilastro imprescindibile della strategia smart city, ossia la mobilità sostenibile: con questa parola si intende una modalità di trasporto urbano in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative (emissioni di gas serra, smog, inquinamento acustico, congestione del traffico urbano). Gli Stati del Nord Europa si sono da tempo attrezzati in tal senso: un esempio è la città tedesca di Friburgo, il cui primo piano comunale dei trasporti risale addirittura al 1969. Nel 1972 fu deciso di mantenere in funzione le reti tramviarie e l’anno successivo di creare una zona pedonale intorno al Duomo (una delle più estese della Germania).

Nel 1991 fu il momento della Regiokarte, il sistema di trasporto che permette di viaggiare su 2.800 km di 90 linee urbane/extraurbane a Friburgo e in due province limitrofe. Per quanto riguarda le piste ciclabili, sono 500 i km ora disponibili (erano appena 29 nel 1970). L’amministrazione comunale, inoltre, ha in programma di triplicare le aree pedonali entro il 2015, includendo la stazione ferroviaria.

Soprattutto al Nord

Il caso di Friburgo, così come quello di tanti altri centri del Nord (Vienna, Helsinki, Zurigo, ecc.) è servito da sprone a tante realtà italiane, soprattutto a quelle del Settentrione che, nonostante i gravi problemi legati all’inquinamento e allo smog, costituiscono l’area del Paese più impegnata nello sviluppo della mobilità sostenibile. In particolare, secondo il recente rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility, Torino merita il titolo di città più “eco-mobile” d’Italia. Il capoluogo piemontese si è aggiudicato la prima piazza grazie a un trasporto pubblico organizzato, al miglior car sharing della penisola e a un efficiente servizio di ciclabilità a disposizione dei cittadini, oltre che a una quota significativa di vetture a basso impatto ambientale. Il paradosso è che questo primato, tuttavia, non sia sufficiente a far rientrare la città della Mole entro i valori di legge dell’inquinamento atmosferico, a causa di una situazione complessiva che interessa tutto il bacino padano.

Eppure l’attenzione alla mobilità, secondo la classifica Euromobility, è elevata in tutte città del Nord: Venezia è al secondo posto, seguita da Milano, Brescia e Parma. Dalla sesta all’ottava posizione si trovano Bologna, Padova e Bergamo, al nono Firenze, mentre al decimo posto si piazza Genova. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile sono, al contrario, due centri del Sud, Campobasso e Foggia. Secondo un altro studio, questa volta realizzato da Legambiente, il capoluogo che invece più favorisce la ciclabilità urbana è proprio Bolzano, la città di Klima Mobility. Se è vero, infatti, che a Parma ci sono molti più chilometri di piste (87,1) rispetto a Bolzano (72,4), nel capoluogo altoatesino i percorsi ciclabili sono meglio integrati, incontrano meno barriere e più segnaletica, tanto da convincere molti più cittadini a montare in sella per spostarsi. Nonostante questi casi di eccellenza, la situazione generale per gli amanti della bicicletta è ancora negativa. Basti pensare, infatti, che tutta l’Italia dispone di soli 3.297,2 chilometri di piste ciclabili urbane, l’equivalente di sole 3 città europee (Stoccolma, Hannover e Helsinki) e che un terzo dei capoluoghi del Belpaese non ha affatto o ha solo piccolissimi spezzoni di percorsi ciclabili.

Milano e Firenze: Eppur si muove

La complessità dei problemi della mobilità sostenibile si manifesta in tutta la sua evidenza nella metropoli italiana per eccellenza, Milano: il capoluogo lombardo nell’ultimo decennio ha investito con decisione nel potenziamento della sua rete metropolitana (prolungamento della linea M3, avvio dei cantieri delle reti M4 e M5, entrata definitiva in esercizio del Passante ferroviario). Nonostante ciò, però, l’area milanese continua a scontare un gravissimo deficit infrastrutturale, che determina una situazione di sostanziale collasso della mobilità, con costi elevatissimi per imprese e i cittadini. Ecco i dati che testimoniano la situazione: 2,5 milioni di cittadini della Provincie di Milano e di Monza e Brianza dispongono di un mezzo privato che usano autonomamente; 1,7 milioni utilizzano l’auto tutti i giorni; la velocità media sulla rete stradale è di 28 km/h. I costi della congestione dell’area milanese in termini di perdite di tempo ammontano a 400 milioni di euro l’anno. Per rimediare a questa situazione numerosi Comuni dell’area hanno attivato nel corso degli ultimi anni misure per la regolazione del traffico ma, spesso, in maniera non coordinata con gli altri centri. L’esito è stato quasi sempre creare ostacoli e fatica alla circolazione di persone e merci, senza peraltro ottenere risultati significativi in termini di riduzione dell’inquinamento.

Per quanto riguarda il Comune di Milano, alla fine del 2011 si è conclusa – peraltro senza aver raggiunto molti dei risultati sperati – il tentativo di riduzione del traffico e dell’inquinamento avviato nel 2008 con Ecopass. Al suo posto, il 16 gennaio 2012 è entrato in vigore Area C, provvedimento di regolamentazione degli ingressi nella Cerchia dei Bastioni che, al momento, sembra aver sortito effetti positivi sulla circolazione delle vetture nel centro città. Per certi versi più radicale è la strategia del Comune di Firenze, che ha previsto che – a partire dal 2016 -turisti e visitatori potranno entrare a Firenze soltanto a bordo di auto elettriche. Il piano complessivo per la mobilità sostenibile varato dalla Giunta Renzi prevede anche un’attività di collaborazione per favorire l’introduzione e l’utilizzo di questi veicoli alternativi, come ad esempio l’aumento delle colonnine di ricarica e l’incremento del car e del van sharing elettrico. I veicoli a emissioni zero saranno promossi anche presso gli hotel, mentre saranno varate politiche ad hoc per favorirne l’acquisto presso i privati.


Commenti

È stato inserito 1 commento.

  • StefaniaD
    scrive il 07 agosto 2012 alle ore 00:34

    A proposito di sostenibilità avete mai sentito parlare di Avacar.it? E' il primo social e mobiliti network per il carpooling italiano. Un servizio che ho trovato utilissimo per i viaggi in automobile sia sulla lunga, che sulla media e breve distanza. Un ottimo modo per viaggiare in maniera sostenibile e in ottima compagnia! Basta registrarsi e creare il proprio profilo, inserire preferenze e interessi, interagire con gli altri utenti e creare una propria cerchia di contatti. E' sempre possibile scoprire se ci sono utenti che viaggiano sulla vostra stessa tratta, e potrete offrirvi come guidatori o passeggeri. Inoltre, grazie al servizio di messaggistica è semplicissimo comunicare ed accordarsi, in maniera semplice e veloce, con gli altri. Al termine di ogni viaggio riceverete dai vostri compagni di viaggio un feedback, che costituirà la vostra reputazione sul sito e vi qualificherà come viaggiatore più o meno affidabile o piacevole. Per registrarvi o altre informazioni: www.avacar.it

Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Redazione Web


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Ecologia
leo-babauta_flickr-billrice
Ecologia quotidiana: istruzione per l’uso


Migliorare il proprio rapporto con il Pianeta si può, basta non farsi sopraffare dai buoni propositi. Cambiamo, allora, compiendo una scelta per volta

crociera-eco
Il primo esperimento di crociera sostenibile

Parte il progetto "Sustainable Cruise" per ridurre gli impatti del settore. E' finanziato dalla Ue e realizzato da Costa crociere e Cesisp

Close