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Sempre più imprese puntano sulla green economy

Cresce l’eco-innovazione in Italia. E il Rapporto sulla green economy 2014 mostra che le imprese nazionali sono sempre più votate a scelte "verdi"

Scritto da il 24 febbraio 2015 alle 11:00 | 0 commenti

Sempre più imprese puntano sulla green economy

Photo: Pixabay


Le imprese italiane si scoprono sempre più amanti della green economy. Perché hanno compreso il valore strategico di puntare su eco-innovazione, prodotti e servizi “verdi”. Ma soprattutto perché hanno compreso che la green economy può rappresentare “la via maestra per uscire dalla crisi”, come recita la terza edizione del Rapporto sulla green economy 2014, giunto alla terza edizione, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e dall’ENEA.
Dalle parole passiamo ai fatti, anzi ai dati: dal report emerge che il concetto è innanzitutto chiaro in tutta Europa a partire dalle piccole e medie imprese, se più di un quarto (il 26%) delle PMI già offre prodotti e servizi “verdi” e il 93% ha messo in campo almeno un’azione per essere più efficiente. Posto questo, le realtà produttive del nostro Paese che hanno… virato al verde sono sempre di più: secondo la classifica europea, nel 2012 l’Italia era al quindicesimo posto tra i “28” per eco-innovazione, nel 2013 è salita al dodicesimo. Non solo: il 98% degli imprenditori italiani afferma che l’economia deve puntare sul risparmio e l’uso sempre più su efficienza energetica ed efficienza delle risorse.
Proprio ieri pomeriggio, in occasione della presentazione della pubblicazione del rapporto, Edo Ronchi, già ministro dell’Ambiente e oggi presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ha affermato che «Le imprese della green economy chiedono di pesare di più nelle scelte economiche del Paese, perché la loro crescita può contribuire in modo decisivo a far uscire l’Italia dalla crisi».
La necessità di rendere più sensibile il peso “green” nelle scelte è stato sottolineato anche da Roberto Morabito, responsabile dell’unità tecnica Tecnologie Ambientali dell’ENEA: «Il passaggio a un nuovo modello economico più sostenibile implica non soltanto lo sviluppo di nuove filiere green e il rafforzamento di quelle esistenti, ma anche la riqualificazione in chiave green dei processi e dei prodotti dei settori industriali tradizionali».
Venendo, più in dettaglio al rapporto, esso è suddiviso in quattro capitoli: nel primo, basato sul rapporto delle imprese con l’ambiente, evidenziando la crescita di quelle che producono beni e servizi ambientali e lo sviluppo di modelli di business che scommettono sul green; il secondo è focalizzato sull’eco-innovazione e sulla propensione del sistema produttivo italiano nei confronti di questo tema che vede primeggiare in Europa i paesi nordici – Svezia e Finlandia – e la Germania; nel terzo sono pubblicati i risultati di un’indagine sugli orientamenti degli imprenditori della green economy condotta tra aprile e maggio 2014 dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il Consiglio Nazionale della Green Economy, che ha raggiunto un campione di 437 imprenditori che gestiscono imprese per un totale di 64.573 dipendenti e con un fatturato complessivo di 15 miliardi e 956 milioni. Nel quarto e ultimo capitolo vengono forniti i criteri per individuare le imprese green e indica le 10 misure per lo sviluppo della green economy: una riforma fiscale in chiave ecologica; un programma per migliorare l’utilizzo delle risorse e per sviluppare strumenti finanziari innovativi; investimenti in infrastrutture verdi, difesa del suolo e delle acque; un programma nazionale per l’efficienza e il risparmio energetico; lo sviluppo delle attività di riciclo dei rifiuti; il rilancio degli investimenti per le rinnovabili; programmi di rigenerazione urbana; investimenti in mobilità sostenibile; valorizzazione dell’agricoltura di qualità; un piano per l’occupazione giovanile green.


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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