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Tekneco #15 - Intelligent Transport System

II futuro è già arrivato

Le nuove tecnologie per la mobilità sono già fra noi: nelle nostre auto, come i navigatori integrati negli smartphone, o anche in piena città È l’inizio dell’ITS, l’Intelligent Transport System

Scritto da il 20 giugno 2014 alle 7:00 | 0 commenti

II futuro è già arrivato

“Articolo a firma di Veronica Caciagli”

Chi si immagina la città del futuro come un’avveniristica struttura urbana con torrette e auto teleguidate resterà deluso: la trasformazione dei centri urbani verso la smart city è meno appariscente, anche se più profonda. Riguarda, infatti, un cambiamento radicale delle nostre abitudini, in cui il mondo dell’Information Technology rende possibili nuove comodità di vivere l’urbe antica. In particolar modo nel settore della mobilità, alcune piccole novità stanno già modificando il modo di viaggiare: le mappe stradali sono rimpiazzate dalle applicazioni per smartphone che consentono la funzione di “navigatore”, ormai utilizzate dalla maggior parte degli italiani. L’esperienza di viaggio risulta radicalmente trasformata: l’app Waze, ad esempio, è in grado di informarci non solo sul percorso più breve per raggiungere la propria destinazione, ma anche dove ci sono incidenti o ingorghi stradali, grazie alle segnalazioni degli altri utenti. Se si viaggia con altri amici su più auto, si può vedere dove sono gli altri, segnalati sulla mappa virtuale con avatar personalizzati. Se invece sogniamo di partire per un viaggio intorno al mondo, la nostra app di riferimento sarà invece Skyscanner, in grado di calcolare il percorso aereo più economico tra due aeroporti qualsiasi del Pianeta.

È l’inizio dell’Intelligent Trasport System (ITS): con questa espressione si indica l’insieme delle informazioni e tecnologie della comunicazione applicate ai trasporti, come computer, apparecchi elettronici, satelliti, sensori, software a applicazioni che stanno assumendo un ruolo sempre più importante nei sistemi di gestione della mobilità. L’ITS può essere applicato a qualsiasi modalità di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo e aereo), sia per i passeggeri che per le merci. L’innovazione tramite ITS può contribuire significativamente a rendere la mobilità più sostenibile che significa più efficiente, pulita e sicura, contribuendo a risolvere tutti i problemi legati a congestioni del traffico ed emissioni di CO₂ e di inquinanti urbani. Altro dato interessante, l’introduzione di sistemi ITS richiede, generalmente, un investimento economico relativamente modesto o comunque molto inferiore a quello necessario per la costruzione di nuove infrastrutture di trasporti come strade o ferrovie.

Per accelerare lo sviluppo e la diffusione integrata delle tecnologie ITS in Europa, la Comunità europea ha stabilito il framework legale per l’ITC, costituito dal Piano di Azione ITS del dicembre 2008 e dalla Direttiva 2010/40/EU del 7 luglio 2010 (recepita in Italia con il Decreto-Legge “Sviluppo Bis” n. 179/2012, convertito con legge n. 221/2012). Questi strumenti normativi definiscono il quadro comune di priorità per l’implementazione coordinata dell’ITS in Europa: l’obiettivo è spingere gli Stati membri verso lo sviluppo di reti di trasporto intelligente intermodali e senza soluzione di continuità tra i confini europei, lasciando comunque agli Stati la possibilità di decidere quali sistemi siano più opportuni per la specificità locale. I settori prioritari di intervento riguardano l’utilizzo ottimale dei dati stradali e dei servizi ITS per la gestione del traffico, la sicurezza stradale e l’ITS applicato al trasporto merci. All’interno dei settori, il Piano d’Azione individua anche le azioni basilari da implementare.

Inoltre, un ruolo centrale nell’implementazione dell’ITS è costituito dall’integrazione della politica sui trasporti con la Digital Agenda europea, la strategia europea per le tecnologie digitali: un punto chiave della Digital Agenda è, infatti, la promozione dell’accesso agli open data, ovvero set di dati liberamente accessibili e utilizzabili. Nel breve termine, gli open data sui trasporti permetteranno innanzitutto un miglioramento dell’accesso al servizio di trasporto, specialmente del pubblico e collettivo: ad esempio, alcune applicazioni per smartphone permettono già di visualizzare sul proprio cellulare gli orari di arrivo degli autobus alle fermate in tempo reale, migliorando sensibilmente l’”esperienza di viaggio” sui mezzi pubblici. Presto saranno creati nuovi servizi di gestione del trasporto, più efficienti, affidabili e intermodali. A livello europeo, si lavora per la costruzione di un portale di dati di trasporto paneuropeo, con integrazione dei journey planner intermodali e biglietteria integrata: sarà possibile in pochi click sapere come arrivare a Copenhagen usando, ad esempio, bicicletta e treno, oppure acquistare il biglietto per Atene, comprensivo di traghetto e passaggi autostradali.

Per l’acquisizione e l’utilizzo dei nuovi data set sono già stati sviluppati alcuni software dedicati, che permettono alle Amministrazioni Pubbliche di indirizzarli verso un centro di gestione unico, con la visualizzazione attraverso un dashboard di gestione. Ad esempio, il software Maximo della IBM prevede l’acquisizione di dati sul traffico stradale tramite centraline installate e mimetizzate in vari punti del tessuto urbano, come sui pali della luce: un sensore in grado di contare automaticamente le macchine transitate per il monitoraggio del traffico, sostituendo le telecamere, più invasive nella privacy. I dati vengono inviati in maniera istantanea alla dashboard di controllo, in modo da poter allertare gli automobilisti in tempi rapidi; si costruisce così anche un database di informazioni sul quale programmare i trasporti cittadini, per gestire in modo efficiente le strade già esistenti, invece di doverne realizzare di nuove. Le centraline potrebbero avere anche altre funzionalità, come ad esempio punti wi-fi, o centraline di ricarica di bici o auto elettriche: la smart city diventa, così, semplice da gestire.

Piano di azione nazionale

I nostri punti migliori
Secondo il Piano di Azione Nazionale dell’Italia sui Sistemi Intelligenti di Trasporto del 2013, le esperienze condotte negli Stati Uniti e in Europa riportano risultati di miglioramento nei seguenti ambiti:

  • Diminuzione dei tempi di spostamento nell’ordine del 20%;
  • Aumento della capacità della rete del 5÷10%;
  • Riduzione del numero di incidenti del 10÷15%;
  • Diminuzione delle congestioni del traffico del 15%;
  • Taglio delle emissioni inquinanti del 10%;
  • Taglio dei consumi energetici del 12%.

ITS

5 punti per fare in fretta
Information Transport System – le azioni prioritarie dell’Unione Europea riguardano la predisposizione di:

  1. servizi di informazione sulla mobilità intermodale;
  2. servizi di informazione sul traffico in tempo reale;
  3. dati e procedure per la comunicazione gratuita agli utenti di informazioni minime universali sul traffico connesse alla sicurezza stradale;
  4. eCall: è il servizio paneuropeo di chiamata di emergenza veicolare che, in caso di grave incidente, viene identificato dall’apparecchio eCall all’interno del veicolo ed effettua automaticamente una chiamata di emergenza al centro di soccorso PSAP (Public Safety Answering Point) più vicino; la chiamata può essere attivata anche in modo manuale, tramite apposito pulsante;
  5. servizi d’informazione e di prenotazione per aree di parcheggio sicure per gli automezzi pesanti e i veicoli commerciali.

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