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In arrivo a Roma la ciclovia che rivoluzionerà la mobilità: il GRAB

Il progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici è stato presentato del Ministro Delrio e dalla sindaca Raggi. Presenti le associazioni che lo hanno promosso
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Il GRAB si farà! GRAB è l’acronimo del Grande Raccorto Anulare delle Biciclette, ovvero una enorme ciclovia lunga 44 chilometri che circumnavigherà il cuore della capitale permettendo a pedoni e ciclisti di percorrerla in sicurezza. A presentare il progetto e a garantirne la realizzazione sono stati il ministro dei trasporti Graziano Delrio e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

I romani sono quotidianamente abituati a strade congestionate e corse di autobus soppresse (o l’effetto sardina in scatola quando si riesca a prendere il tram). Sarà per questo che l’annuncio dell’ufficializzazione del progetto ha elettrizzato più di un cittadino della Capitale.

L’idea GRAB è frutto di un lavoro collettivo coordinato da VeloLove, che ha coinvolto cittadini, associazioni e istituzioni, prime fra tutte Legambiente e Touring Club.

Sarà un’infrastruttura leggera e - ci assicurano - ad alta redditività economica e culturale, “una calamita per nuovi turismi, dai cicloviaggiatori agli amanti del trekking urbano, una via car free per la mobilità interquartiere, il prologo di una vera rete ciclabile metropolitana e di interventi diffusi di rigenerazione urbana”.

Come l'ha definita il Ministro del Rio, sarà la ciclovia più lunga e "più bella del mondo" e permetterà di ricongiungere i luoghi di Roma in un viaggio nello spazio e nel tempo: dal parco archeologico dell’Appia Antica alle opere di street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, San Pietro,Trastevere e il centro storico, la Galleria Borghese, l’Auditorium e tantissimi altri punti di interesse.

I percorso sarà tutto pianeggiante e principalmente si snoderà attraverso le vie pedonali e ciclabili esistenti, attraverserà le ville e i parchi, costeggerà gli argini fluviali.

Il progetto, le aree già percorribili e i progressi nei lavori sono e verranno riportati nel tracciato interattivo online messo a disposizione da VeloLove.

Il Grab è una delle quattro ciclovie di interesse nazionale previste dalla Legge di stabilità 2016 con 96 milioni nel triennio 2016-19.

Con la firma di oggi prende il via la fase di progettazione e realizzazione del grande raccordo anulare delle bici di Roma, che ha tutte le carte in regola per essere la più bella ciclovia del mondo – ha dichiarato Graziano Delrio –. Il GRAB non poteva mancare nella nostra idea di un sistema nazionale delle ciclovie turistiche, con l’appoggio del Governo agli enti locali, per realizzare vere e proprie infrastrutture di mobilità sostenibile, con pari dignità rispetto alle altre infrastrutture nazionali e con pianificazione e finanziamento pluriennali".

Il Grande Raccordo Anulare delle Bici - ha dichiarato la prima cittadina di Roma - è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni. Una sinergia messa al servizio dei cittadini per dare loro un'infrastruttura concreta all'insegna del rispetto dell'ambiente e che punta a ricucire centro e periferie pedalata dopo pedalata”.

Legambiente, Touring Club e tutte le altre associazioni che hanno dato vita al progetto GRAB hanno raggiunto un risultato straordinario. Fare in modo che il Grande Raccordo Anulare delle Bici, all'inizio un sogno di pochi, diventasse un opera pubblica a disposizione di tutti. Ora che è certo che il GRAB verrà realizzato dobbiamo impegnarci per ottenere un altro risultato: fare in modo che venga realizzato bene” ha commentato Alberto Fiorillo, esperto di ciclomobilità e impegnato nella realizzazione del GRAB dal primo giorno. Per “bene” Fiorillo intende che l’anello debba rispondere a dei requisiti fondamentali quali l’accessibilità per le persone con disabilità motoria e sensoriale, l’essere un tracciato senza soluzione di continuità fisica e visiva, e che risolva “in maniera innovativa le intersezioni con la viabilità ordinaria, privilegiando la sede protetta ovunque il percorsa si snodi su strade aperte al traffico”.

 

Gli standard chiesti dai promotori sono alti non a caso. Si ritiene, infatti, che solo un percorso così fatto possa ingenerare “un originale meccanismo di innesco di processi di trasformazione e rigenerazione territoriale, favorendo green economy e green jobs. Attrarre investimenti turistici e stimolare progetti di riqualificazione nella parte fragile delle città, proporre un nuovo uso e trovare nuove funzioni a spazi trascurati (come l’ampia area sotto il viadotto dell’autostrada Roma-L’Aquila), rammendare questi territori tra loro e farli diventare parte integrante del tessuto urbano, è l’altro grande risultato che questo anello deve incoraggiare. Ai bordi del centro storico vive la maggior parte della popolazione e più forte è la voglia di cambiamento, la necessità di rendere felice il territorio, far crescere la bellezza” ha concluso Fiorillo.

Ora non rimane che seguire, monitorare e vigilare sulla realizzazione secondo progetto ed aspettative.

Autore

Letizia Palmisano

Letizia Palmisano

Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).

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