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Dissesto idrogeologico, il piano del Governo

In un’Italia in piena emergenza, a Roma sono andati in scena gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico. Ecco il piano dell’Esecutivo

Scritto da il 11 novembre 2014 alle 15:30 | 1 commento

Dissesto idrogeologico, il piano del Governo

Ancora pioggia, ancora sciagure, ancora dissesti. L’Italia assiste ancora una volta all’ennesima cronaca disastrosa fatta di alluvioni, frane, morte e distruzione. C’è un problema che permane: la criticità idrogeologica del nostro Paese.
Per cercare di correre ai ripari in modo coordinato, il Governo ha voluto presentare il suo piano: l’occasione è stato l’evento a Roma, presso la Camera dei Deputati, denominato “Fuori dal fango! gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico”.
Un’iniziativa voluta da Erasmo d’Angelis, capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche di Palazzo Chigi, #italiasicura, il cui obiettivo è stato quello di “riunire nella stessa sala tutti gli enti, le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni. Protezione Civile, Ministeri, Regioni, Comuni, associazioni e volontariato di protezione civile lavoreranno su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro, le nuove normative e gli strumenti per eliminare ritardi, inerzie e incuria e far partire finalmente la più urgente delle opere pubbliche: la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico”.
Nell’occasione è stato presentato, come detto, il Piano nazionale 2015-20 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione: «un Piano concreto», come lo ha definito il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, che ha messo sul tavolo le cifre: «7 miliardi in 7 anni per sicurezza cittadini e territorio». Più in particolare, 5 miliardi proverranno dai fondi strutturali europei e 2 miliardi dal cofinanziamento delle Regioni. Per quanto riguarda i lavori, nei primi mesi del 2015 saranno avviati 659 cantieri per una spesa totale di 1,96 miliardi.
Ora si spera che ai proclami si passi ai fatti: perché l’Italia vive un’emergenza costante, con un territorio costituito per il 9,8% da zone ad alta criticità idrogeologica, del quale per il 6,8% coinvolge direttamente centri urbani, infrastrutture, aree produttive…
Cambiare qualcosa e subito è fondamentale, perché per anni non si è fatto niente, o comunque troppo poco: è stato lo stesso capo della Protezione civile, Franco Gabrielli a ribadirlo sempre stamane in occasione degli Stati Generali, affermando che sulla messa in sicurezza del territorio «abbiamo perso vent’anni per la strada». Malgrado la situazione non ci si è fermati a cementificare quanto si poteva: parlano chiaro i dati relativi al consumo di suolo che (dati Ispra) nel 2012 ha visto ricoperti, negli ultimi 3 anni, altri 720 kmq, +0,3% in più rispetto al 2009. “Nonostante la crisi, è ancora record” era stato il commento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Occorre prendere provvedimenti anche contro un malcostume italiano, quello dei condoni edilizi, considerati dal ministro Galletti come « tentati omicidi alla tutela del territorio», affermandolo sempre oggi e dichiarando che «In questo paese non ci saranno mai più condoni edilizi». Speriamo…


Commenti

È stato inserito 1 commento.

  • geol eliseo ziccardi
    scrive il 19 novembre 2014 alle ore 11:32

    Vorrei ricordare che il medico della terra è il Geologo - la presenza ed il parere del geologo è propedeutico a qualsiasi intervento di sistemazione idrogeologica - questo tanto per precisare che molti disastri sono imputabili proprio all'assenza del geologo voluta da settori tecnici di potere i quali con la presenza del geologo non potrebbero attuare progetti da ritenersi " follia ". - geol eliseo ziccardi ( 50 anni di attività professionale e tante esperienze da raccontare agli " Stati Generali " )

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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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