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Clima

Cattivo clima per l’agricoltura

Un ottobre anomalo, dopo un'estate altrettanto anomalo sul fronte del clima sta mettendo in ginocchio l'agricoltura

Scritto da il 18 ottobre 2014 alle 12:57 | 0 commenti

Cattivo clima per l’agricoltura

Se si dovesse prendere a modello il mese d’ottobre per i cambiamenti climatici dovremmo dire che l’Italia è già arrivata al 2100, superando la già ottimistica previsione dell’aumento di due gradi per fine secolo. L’allarme arriva dai dati dell’Osservatorio Agroclimatico di Coldiretti. «L’arrivo del caldo anomalo con le temperatura minime superiori di 2,6 gradi alle medie stagionali sta causando gravi danni nelle campagne, con la mancanza di foraggio per gli animali, cali di produzione per agrumi e verdure e un aggravio dei costi per gli agricoltori. – si legge in una nota di Coldiretti – Nella prima decade di ottobre la colonnina di mercurio non è scesa sotto la media di 14,3 gradi, con l’autunno che sta replicando l’andamento dell’estate pazza, tra violente precipitazioni e ondate di calura». Nelle isole il clima “anomalo” ha raggiunto temperature vicine a quelle estive, causando non pochi problemi, sia ambientali, sia economici a tutto il mondo dell’agricoltura. «Con la prolungata siccitá – prosegue la Coldiretti – i costi di produzione sono in continua crescita: consumi molto piú alti di acqua, mangimi e fieno; raccolti piú scarsi e meno maturi, assenza di erba. In Sardegna a settembre e ottobre le precipitazioni registrano un meno 90% rispetto alle medie stagionali. Il caldo penalizza anche i pastori che si vedono costretti a integrare le scorte di mangime e fieno visto che le pecore stanno iniziando a partorire senza che ci sia un filo d’erba».

La temperatura media del clima tra i 28 ei 30 gradi in Sicilia sta danneggiando ulteriormente gli agrumeti che sono stati già messi a dura prova dalla siccità dell’estate scorsa, mentre stanno aumentando i costi di produzione degli ortaggi poichè senza pioggia bisogna irrigare in maniera artificiale. E ciò fino a quando sarà possibile visto che la regione Sicilia non brilla per la gestione della rete idrica e l’acqua per irrigazione potrebbe presto iniziare a scarseggiare. «Unico aspetto positivo dell’aumento delle temperature è quello sulla vendemmia. – prosegue la Coldiretti – Il caldo salva la fase conclusiva dopo che le continue piogge hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori impegnati a mantenere le uve sane».

A ciò bisogna aggiungere l’intensificarsi di eventi estremi, come gli alluvioni di Genova, del Basso Piemonte, di Parma, della Maremma e di Trieste che in rapida successione hanno messo in ginocchio grandi porzioni di territorio, rivelando sia la fragilità dei territori, sia l’inadeguatezza, come nel caso di Genova, del processo d’adattamento ai cambiamenti del clima. Fenomeno che secondo Coldiretti sono in corso. «L’andamento anomalo dell’autunno, – conclude infatti la Coldiretti – conferma comunque i cambiamenti del clima in atto, i quali si manifestano proprio con la piú elevata frequenza di eventi estremi». Da ricordare, a questo proposito che l’Italia è in forte ritardo sulla strategia d’adattamento ai cambiamenti del clima, obbligo imposto dall’Europa ai propri Stati Membri fin dal 2005 – che è ancora allo stato della bozza, mentre la maggior parte delle nazioni europee la hanno definita, e stanno realizzando gli interventi, già dal 2007.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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